Il procuratore nazionale antimafia Federico De Raho si è espresso sul caso del pentito Paolo Signifredi, 53enne commercialista di Baganzola, in provincia di Parma, ritenuto il cassiere della ‘ndrangheta al Nord, in particolare della cosca Grande Aracri, vittima di un pestaggio da parte di tre uomini che hanno scoperto il luogo in cui il collaboratore di giustizia vive sotto protezione. I tre, approfittando del fatto che il commercialista in quel momento era senza la scorta, lo hanno avvicinato e picchiato mentre si trovava sotto casa. E poi lo hanno minacciato: "Ritratta le tue dichiarazione", gli hanno intimato.
Bene ora l’Antimafia vuole andare a fondo alla storia e trovare i mandanti del pestaggio. "E’ un episodio molto grave – ha detto De Raho – e bisogna comprendere come sia avvenuto. Lo Stato ha il dovere di garantire la sicurezza di chi collabora, dei testimoni di giustizia e di chi ha dimostrato la propria vicinanza con la denuncia.
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Fai buon viaggio amico mio . Trova la tua ragione di riscatto nel tuo nuovo percorso. Abbi certezza che qualcuno ti ha stimato e apprezzato.
Ritornare a battere sempre quel chiodo, il chiodo sparisce. La comunicazione di parte rimane, rimangono i contenuti, le TV politicizzato ma il chiodo e' fermo, inchiodato […]
Quindi il messaggio è : " si continui nel trucidare palestinesi fino a circa 6.000.000, numero stimato di ebrei trucidati dai nazisti, e nel caso […]