La posta di Marcello Dell’Utri fu illegittimamente sottoposta a censura per alcuni mesi, quando era in carcere Parma.
Lo ribadisce il tribunale di Sorveglianza di Bologna, che ha accolto un nuovo reclamo dei difensori dell’ex senatore di Forza Italia, avvocati Gian Luca Malavasi e Adelmo Helmut Bartolini. La corrispondenza di Dell’Utri, ora detenuto a Roma, fu sottoposta a visto di controllo da aprile 2015, per carte da gioco che riportavano date in una lettera, ritenuta sospetta.
A luglio e a novembre 2015 la censura fu prorogata dal magistrato di Sorveglianza, ma la difesa ha impugnato i provvedimenti, perché non sufficientemente motivati. Per il primo il tribunale aveva già accolto un reclamo, mentre per il secondo, dopo un ricorso in Cassazione, è arrivata la decisione del tribunale: il 3 novembre 2015, nel disporre la proroga, il magistrato si limitò effettivamente a evidenziare la scadenza "senza aggiungere alcun tipo di valutazione" in merito all’opportunità di prolungare il controllo.
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