Non c’è l’accordo in Consiglio dei ministri sulle norme che riguardano i risparmiatori truffati dal crac delle banche. Le misure restano fuori dal decreto crescita e per ora i decreti attuativi non verranno emanati dal Ministero dell’Economia. Lunedì il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, alle 12, incontrerà a Palazzo Chigi le associazioni delle vittime delle banche in default e già martedì potrebbe tenersi un nuovo Consiglio. Dl crescita, via libera “salvo intese”.
Il provvedimento contiene misure per il rilancio dell’economia. Lo riferiscono fonti governative al termine del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi.
Nel dl crescita “c’è l’abbattimento del 60% dell’Imu per capannoni e beni strumentali, ci sono norme per la tutela del made in Italy e per il rientro dei cervelli. Ci sono misure importanti per le nostre aziende”, ha detto il vicepremier Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti fuori da Palazzo Chigi dopo il Consiglio.
“Troppi no e troppa lentezza. Serve un cambio di passo. La Lega vuole più concretezza. Ci aspettiamo risposte serie e reali per i risparmiatori (lunedì deve arrivare lo sblocco agli indennizzi per i truffati) ma basta bloccare il paese con i no”. E’ la linea della Lega, al termine del Consiglio dei ministri sul decreto crescita e i rimborsi ai truffati. “Devono partire cantieri, opere, flat tax, bisogna togliere la burocrazia inutile, riformare il codice degli appalti, fare la riforma della giustizia per avere tempi certi. Alle parole ora devono seguire i fatti”.







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