Quella di sabato 3 maggio è stata un’altra serata di paura all’arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio. Il primo allarme è scattato intorno alle 22.30, quando è stata notata una persona che si aggirava con fare sospetto nei corridoi dell’ospedale. Già in allarme per i furti e i danneggiamenti dei giorni precedenti, il personale ha richiesto subito l’intervento della vigilanza privata, ma l’uomo nel frattempo aveva già fatto perdere le proprie tracce.
Poco dopo le 23, il personale ospedaliero ha sentito dei rumori provenienti dalla zona pediatrica, richiedendo nuovamente l’intervento della vigilanza: qualcuno, con l’uso di una piantana, aveva demolito un pezzo di struttura in cartongesso nel tentativo di entrare nel bar del Core, al piano zero, e rubare l’incasso. Il bar si trova vicino all’endoscopia e alle sale operatorie, dove sono custodite attrezzature ad alta tecnologia.
A quel punto sono arrivate anche le forze dell’ordine, che hanno visionato i filmati delle telecamere di sorveglianza e hanno setacciato il complesso ospedaliero alla ricerca del responsabile. Il vandalo è stato scoperto poco dopo, mentre dormiva all’interno della chiesa dell’ospedale: si tratta di un ragazzo italiano di meno di 30 anni, già noto ai servizi di pronto soccorso per i ripetuti accessi dei giorni precedenti, che è stato ritrovato in stato confusionale e in possesso di un coltello da cucina, di un paio di forbici e di un borsone contenente un mazzo di chiavi.
“Desidero ringraziare i sanitari, il servizio di vigilanza e le forze dell’ordine che hanno contribuito a sventare un nuovo furto, scoprendo il responsabile”, ha spiegato Gennaro Ferrara di Cisl Fp Emilia Centrale: “Quanto accaduto conferma l’assoluta necessità di un sistema di sicurezza efficace e continuo per il Santa Maria e il Core. Non è tollerabile che un soggetto armato, a quanto pare noto e più volte segnalato, possa continuare ad aggirarsi per i reparti indisturbato, con rischi per tutti. Chiediamo un intervento strutturale, essendo evidente che non basta un servizio di vigilanza di poche unità per coprire l’enorme struttura ospedaliera”.
L’Ausl di Reggio, dal canto suo, ha ribatito di aver “sempre posto la massima attenzione alla sicurezza e al decoro delle proprie strutture, investendo costantemente in sistemi di videosorveglianza, allarmi e presidi di vigilanza. Gli episodi di vandalismo, furti e comportamenti anomali, purtroppo non del tutto evitabili in strutture di grandi dimensioni e con un alto flusso di persone, sono stati immediatamente gestiti, ripristinando il decoro degli ambienti e denunciando i fatti alle autorità competenti, che hanno prontamente avviato le indagini del caso. La sicurezza è una priorità assoluta e il nostro impegno si estende alla manutenzione e al miglioramento continuo delle strutture ospedaliere per garantire una migliore sicurezza a tutti coloro che entrano nelle nostre strutture”.
Nella struttura ospedaliera reggiana è presente un impianto di oltre 500 telecamere e sensori, sono operativi tre presidi di vigilanza nell’arco delle 24 ore ed è attivo un posto di polizia.
“Gli ambienti – ha aggiunto l’Ausl – vengono presidiati con controlli mirati e continui per garantire ambienti sicuri, puliti e confortevoli per pazienti, visitatori e personale. Per contrastare episodi di violenza verso il personale sanitario e per garantire una maggior sicurezza percepita sono state implementate nel tempo le attrezzature di videosorveglianza ed è costante l’adeguamento della tecnologia in funzione delle esigenze. A tal fine, stiamo pianificando ulteriori investimenti per potenziare le infrastrutture e per implementare nuove tecnologie che possano garantire controlli efficaci e capillari delle aree ospedaliere e per le nuove strutture sanitarie in corso di attivazione. Siamo fiduciosi che queste misure, unite all’impegno quotidiano di tutto il personale, contribuiranno a mantenere un ambiente ospedaliero sicuro, efficiente e accogliente per tutti gli utenti e gli operatori”.
“Siamo consapevoli poi che la sicurezza non è solo una questione di tecnologia e vigilanza, ma anche di cultura e responsabilità condivisa. Per garantire un monitoraggio costante e un’azione immediata ed efficace contro ogni forma di vandalismo o comportamento scorretto lavoriamo a stretto contatto con le istituzioni locali e organizziamo corsi di formazione per tutto il personale per promuovere iniziative che favoriscano un ambiente di lavoro sereno e rispettoso. Siamo altresì impegnati a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con il personale sanitario e con la cittadinanza, per ascoltare le loro esigenze e migliorare continuamente i servizi offerti”.
“Ribadiamo con fermezza che il polo ospedaliero di Reggio non è terra di nessuno, ma un luogo di cura e professionalità, dove ogni giorno uomini e donne dedicano il loro impegno al benessere dei pazienti. Continueremo a monitorare la situazione con la massima attenzione e a intervenire prontamente per garantire la sicurezza e il benessere di tutti, con la collaborazione delle forze dell’ordine”.







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