I carabinieri della stazione di Reggio Emilia, con una squadra di intervento del reggimento di Bologna, durante un servizio di contrasto al degrado della stazione Ferroviaria storica e di prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, l’altra sera, durante una perlustrazione e grazie agli approfondimenti di alcune segnalazioni da parte di cittadini che ha raccontato di un sospetto via vai di persone, sono arrivati in via Eritrea. Giunti sul posto, i militari non trovavano nessuno, e procedevano a un accurato sopralluogo dell’intera area circostante, individuando all’interno di un foro, probabile ex sfogo fumi, posto nelle immediate vicinanze di un minimarket, 1 involucro in cellophane termosaldato contenente oltre 40 grammi di hashish.
I carabinieri, pertanto, recuperavano lo stupefacente che veniva sequestrato. Ora si indaga per cercare di risalire all’identificazione del pusher chiamato a rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Lo stupefacente rinvenuto verrà depositato presso l’ufficio corpi di reato della Procura reggiana. I luoghi in cui viene nascosto lo stupefacente, continuano a essere i più svariati, dopo le piante dei parchi e le aiuole degli asili, i contatori del gas, dove nel recente passato i carabinieri nel reggiano hanno operato alcuni importanti sequestri di droga, poi le cassette degli attrezzi di strutture abbandonate, in cui appena 10 giorni fa i carabinieri di Correggio rinvenivano oltre 35 grammi di hashish e un bilancino di precisione.







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