di Claudio Guidetti
La disponibilità a candidarsi alla carica di sindaco del Comune di Reggio Emilia per la destra reggiana dell’avvocato Giovanni Tarquini (foto grande), persona seria e rispettabile e capace professionista, non è ai miei occhi di osservatore attento della politica una novità inattesa. Sono però rimasto sorpreso dal passaggio nell’intervista al Carlino Reggio in cui l’avvocato, confermando la sua disponibilità, ha dichiarato di voler conservare un’idea di “neutralità” politica.
Io la penso in modo diverso al riguardo e ritengo al contrario occorra più politica e non neutralità. Il quadro sociale, politico ed economico del paese (e in città), in questo momento richiede a chi si candida e fa politica chiarezza di posizione.
Questa candidatura dimostra che la destra si sta muovendo con una strategia ed è pronta a presentarsi anche nascosta con abiti diversi pur di giocarsi la partita.
Il centrosinistra deve essere consapevole della sfida elettorale che l’attende e della necessità di muoversi in senso opposto alla destra con un tratto non neutrale, proponendo anzi un’idea forte per il futuro di questa città.
Azione Reggio Emilia ha una propria visione della città e vuole costruire una proposta politica e amministrativa ambiziosa, condivisa, credibile, portata avanti da una coalizione di centrosinistra liberale e riformista politicamente omogenea, coesa, non neutrale e non populista.
Azione Reggio Emilia è fermamente collocata all’opposizione del governo di Giorgia Meloni e lavorerà per favorire in città la costruzione di un’alleanza di centrosinistra liberale e riformista.
Un’alleanza di centrosinistra in grado di contendere il governo del Paese alla destra e di mantenere con fermezza e adeguato consenso la continuità politica locale con la matrice riformista, seguendo il binario della coalizione che ha sostenuto con successo (non scontato per quei tempi) della riconferma di Stefano Bonaccini alla guida della Regione Emilia-Romagna.
(segretario provinciale di Azione a Reggio Emilia)
Ultimi commenti
Condivido l'intervento di Tarquinio e quello di Ipocrisy: troppe parole al vento mai seguite da fatti, come sempre
Forse è stato lo stesso scooter a liberarsi e scappare da Delrio, in aperto contrasto con la linea politica del partito.
Solo grande amarezza.... dopo aver letto questa notizia. Confido che si possa trovare presto una adeguata sede all'associazione Alpini, anche senza scomodare troppo i ragazzi di Aq16