Si chiama Freak of Nature e si definisce un’artista. Il suo talento sarebbe quello marchiare gli edifici abbandonati delle città (e numerarli) con un tratto che ricorda la pianta di bambù in varie sfumature di verde.
Freak of Nature, milanese di origine, ma veneta di adozione, usa linee rapide, taglienti e quasi stilizzate che sembrano bambù. La sua scorribanda nel corso della notte passata a Reggio Emilia è stata la anche la sua quindicesima performance in altrettante città, la quarta in Emilia-Romagna. Il 18 aprile scorso l’artista di strada aveva lasciato segno del proprio passaggio anche a Modena, marchiando almeno 80 i negozi sfitti censiti.
Queste le città già visitate: Vicenza con 90 attività marchiate, Padova con 125, Belluno con 60, Bassano del Grappa con 50, Venezia con 130, Rovigo con 85, Mestre con 145, Dueville con 30, Treviso con 70, Verona con 100, Ferrara con 105, Parma 70, Schio con 80 e Piacenza.

Freak of Nature disegnerebbe il bambù perché una delle peculiarità principali del sempreverde è la capacità di propagarsi con notevole vigoria e irruenza, divenendo infestante. “Un fusto di bambù per poter vedere ciò che c’è sotto”. Si tratta di un simbolo della natura umana: secondo la cultura orientale è la coscienza degli uomini forti: si piega ma non si spezza. Rappresenta la resistenza, la crescita costante, l’amore immortale. Il mondo sta cambiando ad una velocità incredibile e la rotta va cambiata.







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