“L’uscita delle Agende Rosse dalla Consulta Provinciale per la Legalità di Reggio Emilia è un fatto molto grave, l’ennesima conferma del malfunzionamento di tanti organismi pubblici di competenza del Comune”.
Non gira attorno al tema Fabrizio Aguzzoli, consigliere comunale di Coalizione Civica, dopo il brusco addio del gruppo Agende Rosse Rita Atria di Reggio Emilia e Provincia dalla Consulta per la Legalità. I referenti delle Agende Rosse hanno parlato di assenza di attività, con solo sette incontri dal 2018 ad oggi, nella provincia dove è stato sciolto per mafia il primo comune dell’Emilia Romagna, Brescello. E non solo: alla Consulta manca una segreteria organizzativa e una figura dedicata a facilitare le comunicazioni tra i partecipanti e la messa in rete delle idee; inoltre non è stato mai redatto un verbale e le poche proposte esterne che sono state fatte sono cadute nel vuoto più assoluto. Il risultato è uno sgradevole “sperpero di un patrimonio di cultura e conoscenza” che ha portato le Agende Rosse a congedarsi.
“Non possiamo certo dirci stupiti della legittima frustrazione delle Agende Rosse, già in diverse occasioni abbiamo denunciato questa situazione, senza mai ottenere risposte concrete”, dichiara Aguzzoli. “Questo è quello che dichiarammo pochi mesi fa: Ci sono poi commissioni importanti come quella Legalità, diciamo che di mafia ci sarebbe da discutere e non poco, che ha pochissime convocazioni e molte si sono attivate su richiesta nostra. Lo stesso la Consulta della Legalità, organo dove il Comune si relaziona con altre istituzioni e associazioni sul tema della lotta alla mafia, che latita per lavoro. Il 7 gennaio in consiglio comunale tutti i gruppi politici hanno votato la richiesta di convocazione della stessa alla presenza del consiglio comunale. Mai fatto, siamo ancora qua che aspettiamo”.
Da allora, continua Aguzzoli”, non vi sono stati cambiamenti positivi, né tanto meno provvedimenti reali che possano mostrare un reale interesse del Comune di Reggio Emilia per questa tematica così importante, in una terra in cui le ferite della presenza della criminalità organizzata sono ancora aperte e ancora sanguinano, come la cronaca non smette di ricordarci.
L’addio alla Consulta per la Legalità di una realtà seria e attenta come le Agende Rosse, con le competenze e le qualità umane che porta con sé, è un ulteriore schiaffo. Ed è un gesto sincero e onesto che dice molto di più delle tante vuote parole dell’amministrazione. Ci aspettiamo risposte vere, concrete, e non solo dichiarazioni”, conclude il consigliere comunale.
Ultimi commenti
Condivido l'intervento di Tarquinio e quello di Ipocrisy: troppe parole al vento mai seguite da fatti, come sempre
Forse è stato lo stesso scooter a liberarsi e scappare da Delrio, in aperto contrasto con la linea politica del partito.
Solo grande amarezza.... dopo aver letto questa notizia. Confido che si possa trovare presto una adeguata sede all'associazione Alpini, anche senza scomodare troppo i ragazzi di Aq16