(foto di Giuseppe Adriano Rossi)
Nella mattinata di giovedì 3 ottobre sono stati scoperti i simboli di una svastica e di una stella a cinque punte su uno dei gradini di marmo bianco per accedere al sagrato del duomo di Reggio, l’edificio religioso che occupa uno dei lati lunghi di piazza Prampolini, in pieno centro storico.
I simboli, tracciati con un pennarello a inchiostro verde scuro probabilmente nella notte tra mercoledì e giovedì, sono accompagnati dalla misteriosa scritta “Zpr” (forse una sigla). Al momento è ancora ignota la persona responsabile del gesto vandalico.
Netto il commento del vicesindaco di Reggio Alex Pratissoli: “Non è una bravata, ma un gesto scellerato che come comunità respingiamo fermamente. È stato deturpato uno dei luoghi più centrali e significativi di Reggio, con simboli criminali che ci riportano a un’epoca di cessazione della dignità umana, di persecuzioni, di sterminio e di guerra. Abbiamo piena fiducia negli inquirenti e ci auguriamo che i sistemi di videosorveglianza presenti in centro storico possano aiutare a identificare i responsabili”.
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Ritornare a battere sempre quel chiodo, il chiodo sparisce. La comunicazione di parte rimane, rimangono i contenuti, le TV politicizzato ma il chiodo e' fermo, inchiodato […]
Quindi il messaggio è : " si continui nel trucidare palestinesi fino a circa 6.000.000, numero stimato di ebrei trucidati dai nazisti, e nel caso […]
Speriamo sia l'ultima edizione di fotografia europea concreta costosa e sempre più idiota manifestazione suprema del despotismo cattokomunista a reggio.