Ztl a Reggio. Comitato di cittadini contrari raccoglie 2mila firme e le consegna all’assessore

ZTL Reggio

Il Comitato dei commercianti contro l’estensione della Ztl nel centro storico di Reggio Emilia (in particolare zona Santo Stefano, Corso Garibaldi) ha consegnato all’assessore comunale per la mobilità sostenibile, Carlotta Bonvicini, un documento con 2.000 firme di altrettanti cittadini che chiedono di non proseguire nel provvedimento di limitazione al traffico.

Il centro storico rappresenta da sempre il cuore non solo della città, ma dell’intera provincia.
Se possiamo legittimamente dire che tutti gli spazi pubblici appartengono alla collettività, nessuno assume un valore suggestivo come il centro storico.
In esso nei decenni (potremmo dire secoli) si sono sviluppate funzioni, frequentazioni, relazioni ed economie che hanno caratterizzato l’evoluzione e l’identità sostanziale del centro cittadino.
L’adozione di misure restrittive della circolazione è un atto che immancabilmente metterà in discussione l’identità e la vocazione dell’esagono.
Si tratta, a ben vedere di un atto capace di produrre effetti straordinari sulla città, sui suoi assetti e sul suo futuro.

Una scelta come questa deve necessariamente essere preceduta da un percorso di condivisione che deve vedere tutti protagonisti e, parallelamente da una serie di iniziative che consentano alla città di continuare ad essere il cuore dell’identità della nostra città e della nostra provincia.
Riteniamo che questo percorso non sia stato adeguatamente sviluppato in occasione dei percorsi che hanno portato all’adozione prima e all’approvazione poi del PUMS.
Crediamo pertanto che occorra riprendere in mano un percorso che prendendo le mosse dalla situazione attuale analizzi una serie di questioni che riteniamo prioritarie e che di seguito vi riportiamo.

COINVOLGIMENTO DEGLI IMPRENDITORI
Sono mancati momenti di dialogo e coinvolgimento degli imprenditori che operano in seno all’esagono.
La mancata predisposizione di incontri dedicati a commercianti ed artigiani non ha consentito di apportare alcun contributo significativo al piano o di tener conto di eventuali proposte e correttivi sia nel merito delle scelte che sui tempi di attuazione, che avrebbe potuto migliorare di gran lunga l’impatto che il piano avrà sull’economia del centro storico.

COORDINAMENTO CON L’AMMINISTRAZIONE PER il PIANO DI VALORIZZAIZONE COMMERCIALE
Nel corso di questi mesi, l’amministrazione comunale ha affidato al Politecnico di Milano lo sviluppo di un progetto di valorizzazione commerciale del centro storico.
È di tutta evidenza che, sarebbe stato più utile attendere la conclusione di questo lavoro prima di procedere alla limitazione della circolazione nel centro storico. A questo proposito, infatti, la visione elaborata dallo studio e le strategie in esso contenute avrebbero non di poco potuto attenuare l’eventuale contrazione dei consumi derivante dalla limitazione della circolazione.

ATTUAZIONE DEL PUMS NELLA PARTE RELATIVA AL TRASPORTO PUBBLICO E AI PARCHEGGI
Nel PUMS adottato nel corso della vecchia legislatura veniva evidenziato come grazie ad una rete efficiente ed integrata sarebbe stato più facile raggiungere il centro.
È di tutta evidenza che, stante la limitazione alla circolazione dei mezzi privati all’interno dell’esagono sarebbe stato più coerente, fare seguire la ztl alla piena realizzazione di questa parte del piano e non il contrario come, pare stia avvenendo.

A questo proposito, occorrerebbe:
a) Dare definitiva attuazione al sistema dei parcheggi scambiatori;
b) Rendere operative le linee di minibù inserite nel piano;
c) Favorire l’utilizzo dei parcheggi scambiatori precedendo un periodo di sosta gratuita al fine di consentire agli utenti di acquisire dimestichezza con il sistema intermodale di trasporto;
d) Rafforzare l’illuminazione dei parcheggi e delle vie che dai parcheggi conducono in centro.

UNA COMUNICAZIONE EFFICACE SULL’ACCESSO AL CENTRO A SEGUITO DELLA LIMITAZIONE DEL TRAFFICO
L’introduzione della ZTL nelle aree previste dal PUMS introduce una rivoluzione rispetto alle abitudini dei cittadini di tuta la provincia. È indispensabile fare precedere l’introduzione della ZTL da una campagna comunicativa efficace che evidenzi le aree a limitazione della circolazione e gli strumenti alternativi per raggiungere il centro in modo semplice e facile.
Solo dopo questo percorso riteniamo che possa essere posta in campo la restrizione alla circolazione.

MONITORIAGGIO SULL’EFFICACIA DEL TRASPORTO PUBBLICO
Come imprenditori operanti in centro saremmo particolarmente interessati ad un monitoraggio in ordine all’efficacia delle politiche di accesso alternative all’utilizzo del mezzo privato.
Il PUMS evidenzia come gli strumenti di mobilità pubblica e le possibilità di intermodalità dovrebbero rendere molto agevole arrivare all’interno dell’esagono.
A questo proposito, sarebbe pertanto utile capire, quanto si siano dimostrate efficaci queste scelte e quanto abbiano indotto coloro che si recano in centro con l’automobile, ad utilizzare questi strumenti in sostituzione di quello privato.

SICUREZZA E CIRCOLAZIONE
Oggi sappiamo che, le zone più frequentate del centro storico sono anche quelle che mediamente possiamo considerare più sicure.
Laddove le scelte di limitazione del traffico di traducessero in una riduzione della frequentazione (cose che obbiettivamente temiamo), non possiamo escludere un incremento della insicurezza di alcune di queste parti, con effetti negativi sulla vivibilità e sulla attrattività delle impresse in esse collocate.
Non ci pare che a questo proposito sia stata presa in considerazione alcuna iniziativa.
7. PAGAMENTO DEI PARCHEGGI
Le politiche tariffarie dei parcheggi potrebbero essere riviste in modo da garantire una maggiore rotazione e un accesso agevolato a chi vuole fare acquisti in centro. Tra le altre (senza pretesa di esaustività della proposta) si potrebbe immaginare, la prima mezz’ora gratuita alla quale far seguito un pagamento della sosta anche significativo.

CONCLUSIONI
Alla luce delle considerazioni su esposte, chiediamo di costituire un tavolo di lavoro in seno al quale prendere in esame la situazione complessivamente intesa e, eventualmente arrivare all’adozione delle limitazioni alla circolazione una volta sviluppate ed attuate le azioni qui sopra individuate o quelle che emergeranno dal confronto con tutti gli attori che in centro vivono, lavorano e che comunque lo frequentano.

A supporto delle considerazioni ora formulate alleghiamo la sottoscrizione di 192 attività imprenditoriali e di 2108 di fruitori/residenti del centro storico di Reggio Emilia.

(La lettera di Daniela Govi in rappresentanza del comitato commercianti e cittadini corso Garibaldi)

Ho sempre pensato che Reggio è la città di tutti, quelli che vi risiedono, chi vi lavora, chi studia, chi la visita o chi semplicemente vuol fare la vasca, oggi credo che si debba parlare della città per tutti.
Nella città per tutti vi sono molteplici studi e azioni che si devono fondere, è una città che occorre che sia accogliente, sicura e accessibile a tutti, con un sistema veloce di accessi.
Già dal 2008, si era chiesta una programmazione e studio per arrivare a questo risultato.
Prima di fare modifiche alla viabilità, è necessario creare le condizioni per un’accessibilità diversa, come sempre sostenuto siamo sempre disponibili a confrontarci con l’amministrazione comunale assieme alle associazioni di categoria o attraverso le associazioni per creare queste condizioni; pur non essendo tecnici abbiamo idee e valutazioni dovute alla conoscenza del territorio dove lavoriamo, conoscendo i punti di forza e le debolezze della zona.

Abbiamo riscontrato che ogni qualvolta si è spostato l’accesso alla città si è notato un calo nella frequentazione.
Se parliamo di città sostenibile, vorremmo capire come viene interpretata dall’amministrazione comunale, come esempio potremmo parlare del deposito di bicilette di via Cecati rinnovato con 120 posti e chiuso da anni, il minibù che parte dalla Polveriera e dal parcheggio Volo dal 15 aprile il sabato si ferma alle porte della città cambiando il suo percorso, e non sono disponibili la domenica.
Vi sono minibù elettrici, le biciclette non inquinano, perché questi servizi non ci sono?
Ci sono persone fragili, che non riescono a fare lunghi percorsi a piedi, e che si vedono tolta la possibilità di accedere al centro storico.

Non siamo a conoscenza di azioni che hanno portato ad accedere in modo più sostenibile e veloce al centro storico, anzi abbiamo riscontrato l’eliminazione di servizi.
Per entrare nello specifico dell’asse via Emilia Santo Stefano – via Ludovico Ariosto, vorremmo illustrare come è articolata: questa zona è una zona oltre che commerciale, anche residenziale, e si trovano molte attività di servizio che servono sia i residenti che le persone che vengono da fuori l’esagono, si possono trovare le scuole, il fornaio, l’edicola, la tabaccheria, la lavanderia, chi ripara i nostri abiti, il barbiere, il parrucchiere, l’ortolano, il salumiere, la Coop e tante altre attività di servizio, attività che rendono più armonica la vita di questa zona ai residenti, queste attività sono affiancate anche da altre attività commerciali che nulla hanno a invidiare alla via Emilia: gli ottici, le gallerie d’arte, l’abbigliamento sportivo e non, gli orefici ecc. e locali dove fare aperitivi e mangiare e che servono come punto di incontro con distese adeguate visto lo spazio esistente sui marciapiedi.
Tutto questo permette di fornire un ottimo servizio ai residenti e come conseguenza positiva, non meno importante, garantisce un ottimo controllo sulla zona e una buona frequentazione, i dati sulla sicurezza sicuramente ci danno ragione.

Abbiamo potuto appurare che in occasioni di varie chiusure, o limitazioni al traffico, abbiamo avuto un calo nelle vendite che non rende possibile mantenere l’apertura delle attività, siamo convinti che non ci è possibile vivere col solo bacino dei residenti del centro storico e di conseguenza vediamo messi a rischio il nostro lavoro e di conseguenza i nostri posti di lavoro e dei nostri dipendenti.
Chiediamo all’amministrazione e all’assessore Bonvicini di fermare la messa in atto della ZTL finchè non vengano concretamente attuate le azioni che facilitino l’accesso a persone / clienti / visitatori che arrivano in centro fuori da dall’esagono.