“Le recenti decisioni sono deludenti come al solito, senza una ragione comprensibile. Ho ancora problemi alla schiena e ho bisogno di forti antidolorifici e di qualcosa per dormire meglio”, “il mio stato mentale non è un granché dall’ultima udienza”.
Sono parole di Patrick Zaki, dal carcere di Tora, in una lettera datata oggi 12 dicembre 2020 che la famiglia ha ricevuto e gli attivisti hanno pubblicato sulla pagina Facebook “Patrick Libero” esprimendo la loro “grave preoccupazione per la salute mentale e fisica di Patrick”. L’ultima udienza meno di una settimana fa con la decisione di altri 45 giorni di carcere per lo studente.
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Resoconto toccante e interessante, non la solita propaganda di tv e carta stampata.
Accusare di disonestà bisogna avere le prove, in caso contrario dovrebbe pagare per le sue accuse. Dire che la sanità in ER penalizza gli utenti […]