Dopo il Covid, più richieste di aiuto in Emilia

Violenza donne: a Firenze cinque panchine rosse nei giardini

Superato l’effetto Covid, in Emilia-Romagna aumentano le richieste di aiuto di donne vittime di violenze e maltrattamenti: nei 15 centri antiviolenza della regione nel 2023, con dati parziali al 31 ottobre, sono state accolte in 4.281.

Di queste ben 4.007 hanno subito violenza, quasi il 94%. “L’anno non è ancora giunto al termine, tuttavia il 2023 appare come il primo anno in cui il numero complessivo delle donne nuove accolte che hanno subito violenza, supera quello del 2019, anno antecedente l’esplodere della pandemia da Covid19 avvenuto nel 2022”, sottolinea il coordinamento che oggi ha diffuso i dati preliminari dell’anno.

Coloro che per la prima volta si sono rivolte a un centro antiviolenza nel periodo indicato sono state 2.733, pari al 68,2% di tutte le vittime di violenza che hanno contattato i centri del coordinamento. Le donne in percorso da anni precedenti sono state 1.274 pari al 31,8%. Rispetto all’anno precedente, il 2022, le richieste sono aumentate (+505 donne) del 13,4%. L’incremento del 13% si mantiene anche considerando le donne che hanno subito violenza.

C’è anche un altro aspetto negli episodi di violenza, ovvero i figli che li hanno subiti a loro volta o che hanno assistito: sono stati il 52% di tutti i figli delle donne accolte. Tremila fra bambini e ragazzi.



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