Vetto, come migliorare la capacità idraulica e irrigua dell’Enza

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Nei locali della Sala Pubblica Polivalente del Comune di Vetto (Reggio Emilia) l’Autorità di Distretto del Fiume Po ha presentato ufficialmente stamane a istituzioni, enti, portatori di interesse e cittadinanza la tabella di marcia delle diverse fasi di lavoro che caratterizzeranno, entro il mese di dicembre 2019, lo studio finalizzato all’individuazione delle strategie per una migliore pianificazione idraulica-irrigua del territorio considerato che si estende nelle province di Reggio Emilia e di Parma.

Le azioni che saranno individuate saranno volte a contemperare la naturale disponibilità di risorsa idrica, a salvaguardare l’economia a vocazione agroalimentare dell’area e il contestuale raggiungimento degli obiettivi ambientali prefissati. Dopo il saluto introduttivo del Sindaco di Vetto Fabio Ruffini, che ha ribadito “la rilevanza e la tempestività dell’operato del Tavolo Tecnico, l’unità di intenti delle istituzioni ed enti che vi hanno partecipato e la fondamentale importanza di una tabella di marcia certa dell’Autorità di Distretto che porti a risultati in grado di valorizzare al meglio l’Enza”, è intervenuto Meuccio Berselli.

Il Segretario Generale del neonato Distretto del Po (che ora per competenza di pianificazione idrica va dalle Alpi alle Marche) ha approfondito dapprima il contesto generale e successivamente quello specifico iniziando proprio dai dati emersi dal Tavolo Tecnico regionale (costituito nell’Ottobre del 2017) nato per evidenziare e condividere le criticità e le esigenze del territorio considerato valutando al contempo le possibili e praticabili soluzioni tecnicamente e scientificamente più idonee. La necessità dello studio dell’Autorità di Distretto del Fiume Po competente – che poi restituirà entro l’anno il progetto di fattibilità alla Regione Emilia Romagna per la fase esecutiva – è nata a seguito delle evidenti alterazioni dei regimi idrologici in atto causate perlopiù dai mutamenti climatici e dal calo delle precipitazioni.

“Lo staff tecnico dell’Autorità di Distretto – ha commentato Berselli – eseguirà immediatamente l’analisi dell’effettiva disponibilità di risorsa, il preciso bilancio idrico, la valutazione di tutti gli scenari , le proposte progettuali , la valutazione dell’impatto e la compatibilità delle azioni con la pianificazione delle soluzioni e quello che mi preme rimarcare è che faremo il tutto nei tempi più rapidi possibili e proprio per questo che oggi presento una Tabella di marcia precisa e dettagliata”.

Una road map all’insegna della trasparenza che consentirà ad amministratori, addetti ai lavori, portatori di interesse e alla cittadinanza tutta di conoscere tutto quanto emergerà dalle fasi studio.

Le conclusioni dell’incontro di presentazione di Vetto sono state tratte da Paola Gazzolo, Assessore Regionale alla Sicurezza territoriale, Difesa del Suolo Costa e Protezione Civile: “La Regione è impegnata ad individuare tutte le soluzioni possibili da mettere in campo per rispondere alla scarsità idrica della Val d’Enza, nei territori reggiano e parmense, e per soddisfare nel modo più efficace le necessità locali nel rispetto di quanto previsto dalle conclusioni del Tavolo tecnico siglate lo scoro 5 giugno che valutano il fabbisogno in modo orientativo tra i 40 e i 70 milioni di metri cubi di risorsa idrica – afferma l’Assessore Gazzolo – . “Lo studio di fattibilità finanziato dalla Regione e affidato all’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po va in questa direzione: si fonda su un approccio integrato, che considera gli aspetti di natura tecnica, ambientale ed economica, e che fa tesoro delle risultanze del Tavolo Tecnico attivato dopo la grande siccità del 2017. Si tratta di un’occasione importante per assumere decisioni condivise, nel massimo del rigore scientifico e della trasparenza che vogliamo garantire attraverso gli incontri periodici con i portatori di interesse e tutta la popolazione che prendono il via da Vetto e continueranno nei prossimi mesi”.