Dpcm Natale: no spostamenti tra regioni

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Oggi il governo torna a confrontarsi con Regioni e Comuni sulle norme da inserire nel prossimo Dpcm. i governatori alla ricerca di una piattaforma comune hanno discusso ieri delle proposte da portare a palazzo Chigi. Ancora assente per covid Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni, il coordinamento è passato al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

Tuttavoa, Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, ospite della trasmissione “Mattino Cinque” su Canale 5, aveva anticipato: servono regole “che rendano possibile fare attività per le regioni che sono in zona gialla, ma dovremo cercare misure che evitino il tana libera tutti: per il periodo natalizio è necessario limitare gli spostamenti”.

Se poi a partire dall’inizio del 2021 dovessero essere disponibili effettivamente le prime dosi di vaccino, ha aggiunto Bonaccini, “dovremmo arrivare alla prossima estate a vedere la luce in fondo al tunnel”, ma per il momento “dobbiamo evitare che a gennaio e febbraio si torni a cosa abbiamo vissuto in questi mesi. Le restrizioni stanno pagando. Le misure hanno avuto effetto, queste settimane di restrizioni hanno funzionato per abbassare la curva dei contagi. Ogni settimana, anzi ogni giorno dobbiamo verificare cosa succede, ma dobbiamo stare attenti perché non abbiamo ancora vinto la sfida”.

Nel frattempo, nel corso dei lavori le “Regioni si sono interrogate sulla possibile chiusura dei confini nazionali per evitare che il nostro pubblico vada a sciare in Svizzera, Slovenia o Austria”, ha aggiunto Toti al termine della Conferenza delle Regioni. Le Regioni hanno inoltre valutato la possibilità di “riaprire gli impianti sciistici per i soli ospiti degli hotel e proprietari di seconde case, in modo da dare una parziale compensazione agli impianti di risalita e alle località sciistiche”. E poi: “Non sappiamo che cosa abbia intenzione di fare il governo – precisa Toti – ma dalla riunione è uscito chiaramente che, se si continuerà a puntare sul principio delle zone, dovrà essere consentito lo spostamento tra zona gialla e zona gialla. In regioni in cui l’indice Rt e i contagi sono sostanzialmente analoghi, gli scienziati confermano che uno spostamento tra un territorio e l’altro non comporta aumenti della circolazione del virus”.

Occorre “consentire l’apertura dei servizi di ristorazione (e assimilati) fino alle ore 23, sia per le attività di somministrazione nel locale sia per le attività di asporto”. E’ quanto si legge nella bozza delle proposte che il governo sottoporrà oggi al governo. Proposte – si legge nel documento visionato dall’Agi – condivise dalle Regioni e dalle Province autonome per l’adozione del prossimo Dpcm. “Al fine di fornire un quadro di certezza in relazione all’andamento epidemiologico per programmare eventuali misure di allentamento, si ritiene opportuno un confronto tra Stato e Regioni che consenta di programmare in totale sicurezza la riapertura delle scuole anche individuando apposite task force e stabilendo linee condivise per la prossima fase vaccinale”. “Chiederemo al governo di consentire gli spostamenti interregionali” ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, “riteniamo che tra una regione gialla e un’altra gialla, ci si debba poter spostare, ma non tra una rossa e un’altra rossa in base al principio dei vasi comunicanti”.