L’indagine congiunturale sul commercio al dettaglio in Emilia-Romagna, realizzata dalle Camere di Commercio regionali e da Unioncamere Emilia-Romagna e relativa al terzo trimestre del 2021, ha evidenziato un rafforzamento del trend positivo delle vendite nel settore, che hanno fatto registrare un incremento del 2,1% – soprattutto sulla spinta di supermercati, ipermercati e grandi magazzini.
Guardando ai numeri del periodo compreso tra luglio e settembre dello scorso anno, la ripresa delle vendite ha interessato tutte le tipologie del commercio al dettaglio, leggermente trainato dalla ripartenza dei consumi non alimentari precedentemente dilazionati dalla pandemia di nuovo coronavirus. In particolare le vendite dello specializzato alimentare sono aumentate dell’1,8%, mentre lo specializzato non alimentare è cresciuto del 2,4%.
Supermercati, ipermercati e grandi magazzini hanno fatto segnare un incremento dell’1,6%. Le vendite della piccola distribuzione (da uno a cinque addetti) sono aumentate del 2%, quelle delle imprese di media dimensione (da sei a diciannove addetti) del 2,4%, mentre quelle delle imprese di maggiori dimensioni (con almeno venti addetti) sono salite del 2,2%.
Al 30 settembre 2021 le imprese attive nel commercio al dettaglio erano 42.986 unità, con una consistenza aumentata dello 0,4% (cioè 165 unità in più) rispetto alla stessa data dell’anno precedente.
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