Iren passa al setaccio i nove mesi di attività di Paolo Signorini

SIGNORINI PAOLO EMILIO

Il Consiglio di amministrazione di Iren, riunito oggi per l’approvazione dei risultati al 31 marzo 2024, ha anche approfondito il tema delle ulteriori azioni da intraprendere in relazione alle attività poste in essere in azienda dall’ad e direttore generale Paolo Emilio Signorini, come noto rinchiuso da più di una settimana nel carcere di Marassi nell’ambito dell’inchiesta che ha coinvolto anche il presidente della Liguria Giovanni Toti.

Dopo aver immediatamente deliberato, nella seduta straordinaria del 7 maggio, di revocare temporaneamente le deleghe a Signorini, assegnandole al presidente Luca Del Fabbro  e al vice presidente reggiano Moris Ferretti, nonché di interrompere le consulenze avviate in autonomia dall’ad, il CdA – in un’ottica di tutela dell’azienda e dei suoi dipendenti – ha approvato lo svolgimento di due audit specifici, uno avviato da parte della funzione interna preposta non appena appresa la notizia del provvedimento di custodia cautelare, e uno – in fase di avvio – da parte di un certificatore indipendente, per analizzare approfonditamente i 9 mesi di attività di Signorini in Iren e valutare la correttezza dell’operato, relativamente alle deleghe e ai poteri allo stesso attribuiti.

“Quest’attività, unitamente ai pareri legali richiesti dal punto di vista giuslavoristico in merito al rapporto di lavoro con  Signorini, che ad oggi è sospeso anche dal punto di vista retributivo, permetterà all’azienda di porre in essere tutte le azioni e i provvedimenti necessari nell’interesse della società e dei suoi dipendenti”, informa una nota di Iren.

“L’azienda è presidiata come era presidiata prima” mentre l’assemblea dei soci di giugno potrebbe prevedere “ipoteticamente la cooptazione di un’altra persona se la situazione rimarrà la stessa” come pure “ridefinire l’assegnazione delle deleghe, posto che presidente e vice presidente resteranno fino all’approvazione del bilancio 2025”, ha poi detto il presidente di Iren, Luca Del Fabbro, in conference call con gli analisti

“Questa situazione non è nuova, abbiamo già trovato per due mesi questa fase interinale nell’estate del 2023”, quando l’allora amministratore delegato di Iren si dimise per assumere un diverso incarico “e le cose sono andate abbastanza bene. Incrociando le dita lo andranno anche questa volta”, ha detto Del Fabbro.

I numeri della trimestrale
Intanto il Consiglio di amministrazione di Iren ha approva i risultati al 31 marzo 2024. Il trimestre si è caratterizzato con una crescita del +4% del Margine Operativo Lordo (EBITDA) che si attesta a 383 milioni di euro e un miglioramento dell’indebitamento rispetto a fine anno a fronte della realizzazione di importanti investimenti per complessivi 184 milioni di euro. I forti investimenti degli ultimi anni hanno consentito il raggiungimento di importanti obiettivi industriali, come la continua crescita della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti, nel periodo pari al 72%, l’incremento nel trimestre del +14% di materia recuperata negli impianti di trattamento del Gruppo e la crescita del 12% di energia rinnovabile venduta ai clienti finali.

“I risultati positivi appena approvati confermano la solidità finanziaria e gestionale del gruppo Iren, garantita da un piano industriale equilibrato e solido che stiamo seguendo e del quale presenteremo a fine giugno un aggiornamento” spiega Luca Dal Fabbro, presidente esecutivo di Iren. “Un primo trimestre caratterizzato da importanti traguardi industriali, allineati alla traiettoria del piano, come ad esempio l’aggiudicazione di due gare nella raccolta rifiuti, che contano quasi 170 comuni nella provincia di Asti e Cuneo, l’aggiudicazione della gara per la gestione del servizio idrico integrato della provincia di Piacenza fino al 2040, con un valore stimato di 1 miliardo e 254 milioni di euro, e il signing dell’acquisizione di Egea, multiutility di Alba e del cuneese.
Pertanto, confidenti dei risultati del trimestre, alziamo la guidance per il 2024” aggiunge Dal Fabbro. “Grazie agli investimenti pari a 184 milioni di euro, continua la crescita del gruppo con grande attenzione anche alla sostenibilità finanziaria. Per quanto riguarda i principali target Esg a fine marzo 2024 Iren ha raggiunto il 72% di raccolta differenziata, un incremento del +14% di materia recuperata negli impianti di proprietà, il 71% di reti idriche distrettualizzate e una crescita del +12% di energia rinnovabile venduta ai clienti finali” sottolinea Moris Ferretti, vicepresidente esecutivo di Iren.

Principali indicatori

Margine Operativo Lordo (EBITDA) pari a 383 milioni di euro (+4% rispetto a 368 milioni di euro al 31/03/2023). L’incremento dell’EBITDA è principalmente determinato dalla crescita organica, dagli adeguamenti tariffari nelle attività di distribuzione e dal pieno recupero della marginalità della BU Mercato, nonostante la rilevante contrazione dei prezzi delle commodities energetiche che hanno penalizzato la marginalità delle attività di generazione di energia elettrica e calore.
Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti pari a 122 milioni di euro (-10% rispetto a 135 milioni di euro al 31/03/2023). La decrescita temporanea, in quanto è prevista già nei prossimi trimestri un’inversione del trend, è interamente imputabile all’incremento del tax rate. Lo scorso anno il tax rate del Gruppo era significativamente inferiore, per effetto della non imponibilità dei crediti di imposta riconosciuti a contrasto dei costi dell’energia delle imprese. Il risultato ante imposte (EBT) è infatti in linea con quello dello scorso anno.
Indebitamento finanziario netto in miglioramento pari a 3.912 milioni di euro (-1% rispetto a 3.932 milioni di euro al 31/12/2023). Il miglioramento rispetto a fine 2023, nonostante gli importanti investimenti, è stato possibile grazie al positivo flusso operativo di cassa, che ha anche beneficiato della cessione dei crediti fiscali da Superbonus.
Investimenti pari a 184 milioni di euro in calo del 7% rispetto al primo trimestre 2023, destinati principalmente alla realizzazione delle infrastrutture previste dai Piani d’ambito del ciclo idrico integrato, all’ammodernamento delle reti gas ed elettriche, all’acquisto di mezzi ed attrezzature della raccolta e alla realizzazione di impianti di trattamento rifiuti e di generazione rinnovabile.
Continua la crescita sostenibile di Iren, con la maggioranza degli indicatori di performance in linea rispetto alle previsioni di Piano e in miglioramento rispetto al primo trimestre 2023: 72% di raccolta differenziata, +14% di materia recuperata negli impianti del Gruppo, 71% di reti idriche distrettualizzate e +12% di energia rinnovabile venduta ai clienti finali.



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