Terremoto 2012, dalla Regione altri 5 milioni di euro di contributi a fondo perduto per i centri storici dei comuni del cratere

centro storico Carpi

Con una nuova ordinanza, firmata venerdì 19 febbraio dal presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario delegato per la ricostruzione post-sisma Stefano Bonaccini, è stata varata la quarta finestra del bando per sostenere la rivitalizzazione e il ripopolamento dei centri storici dei comuni colpiti dal terremoto del maggio 2012 in Emilia.

L’ordinanza mette a disposizione altri 5 milioni di euro che portano a quasi 57 milioni complessivi i contributi a fondo perduto stanziati dall’iniziativa, avviata nel febbraio del 2019 con una dotazione economica iniziale di 35 milioni.

Il bando riguarda commercianti, artigiani, botteghe, imprese di servizi e professionisti con attività in uno dei 30 comuni appartenenti al cratere del sisma nelle province di Reggio, Modena, Bologna e Ferrara che proporranno interventi per la nuova apertura e/o la riqualificazione dell’attività esistente nei centri storici individuati da ciascun comune. Il contributo in regime de minimis andrà dal 50 al 70% della spesa massima, per un contributo non superiore a 150mila euro per ciascuna domanda.

La finestra per presentare i progetti (il cui importo minimo è fissato a 10mila euro) si aprirà il 4 marzo, ma per “attenuare” il click day sarà possibile per gli interessati iniziare a caricare i progetti sulla piattaforma Sfinge già a partire dal 2 marzo; è previsto un contingentamento di risorse per i comuni maggiori di Ferrara, Cento (in provincia di Ferrara) e Carpi (in provincia di Modena).

Queste risorse, ha spiegato il presidente Bonaccini, “andranno a completare la rigenerazione del tessuto produttivo e sociale delle comunità colpite dal sisma del 2012. Mai come in questo momento è necessario essere al fianco dei territori e soprattutto di coloro che, con tenacia e coraggio, puntano a investire anche nella pandemia in attività e lavoro nei centri storici, cuore delle nostre comunità”.

Per questo, ha aggiunto Bonaccini, “abbiamo rafforzato una misura che ci permette di dare risposta a tanti, intercettando una volontà di fare che continua a essere la forza di questa terra e dell’Emilia-Romagna e che ci permetterà di rialzarci, insieme, anche dopo la durissima crisi pandemica. Siamo pronti a dare corso all’ulteriore dimezzamento dell’area del cratere, come annunciato pochi mesi fa. Ma prima, come concordato con i sindaci, era nostro impegno completare il pacchetto di misure riservate a tutti i comuni: possibilità di rinegoziare i mutui, ristoro sul gettito Imu per i fabbricati non ancora agibili e, da ultimo, questa nuova misura di sostegno alle attività economiche nei centri storici. Con questo provvedimento onoriamo il patto fatto coi territori nell’autunno scorso”.