Sviluppo, dalla Regione Emilia-Romagna oltre 30 milioni per le pmi

Ammontano a 30 milioni di euro le risorse in arrivo dalla Regione per il sistema produttivo dell’Emilia-Romagna: serviranno a rafforzare la competitività e agevolare l’accesso al credito per le piccole e medie imprese e potranno attivare investimenti produttivi stimati in 120 milioni complessivi tramite il ricorso delle imprese interessate a finanziamenti a medio e lungo termine erogati dal sistema bancario, con garanzia diretta dei Confidi e controgaranzia di Cassa depositi e Prestiti (fondo EuReCa).

L’intervento della Regione, destinato alle pmi emiliano-romagnole, prenderà il via con un nuovo bando – approvato dalla giunta regionale nei giorni scorsi – che destina alle imprese circa 24 milioni per il biennio 2018-2019, di cui circa 22,5 milioni dal Por Fesr 2014-2020 (fondi europei) e i restanti 1,5 milioni da fondi regionali dedicati esclusivamente alle imprese localizzate nelle aree montane della regione. Il fondo di controgaranzia EuReCa prevede una dotazione iniziale di oltre 6 milioni, elevabile fino a quota 15 milioni.

Con il bando saranno erogati contributi a fondo perduto pari al 20% della spesa ammissibile per ogni progetto, che potrà avere un valore compreso tra 40mila e 500mila euro. Per le imprese collocate in aree montane o nelle zone svantaggiate del piacentino (Monticelli d’Ongina e Caorso) e del ferrarese (Ostellato, Comacchio e Masi Torello) il contributo a fondo perduto potrà arrivare fino al 30%.

Seguendo le indicazioni del Patto regionale per il lavoro, la quota a fondo perduto potrà essere aumentata del 5% se il progetto prevede un incremento dell’occupazione oppure se è presentato da imprese femminili o giovanili, o in possesso del rating di legalità. In ogni caso il contributo regionale, che potrà arrivare al massimo al 35% della spesa ammissibile, non potrà superare l’importo di 150mila euro.

Le domande potranno essere presentate all’interno di due finestre temporali: dal 9 maggio al 26 giugno per gli interventi da realizzare almeno per l’80% entro il 31 dicembre 2018 e per un massimo del 20% nel 2019; dal prossimo 4 settembre al 28 febbraio del 2019 per gli interventi da realizzare il prossimo anno.

Oltre all’acquisto di impianti, macchinari e attrezzature sono ammissibili le spese per l’acquisto di beni intangibili e di strumenti gestionali funzionali al progetto. Sono inoltre ammesse, nelle misure percentuali indicate nel bando, le spese per opere murarie ed edilizie strettamente necessarie per l’installazione e la posa in opera degli impianti e dei macchinari e per l’acquisizione di servizi di consulenza specialistica.