Continua a diminuire, per il quarto anno consecutivo, la popolazione scolastica reggiana, che lo scorso settembre – al suono della prima campanella – si è attestata a 81.247 unità, 621 in meno rispetto all’anno scolastico 2018-19. Una flessione dello 0,8%, frutto del continuo calo di iscritti ai servizi 0-6 anni, dove da ben sette anni si chiude con il segno meno: in quest’anno scolastico 2019-20, i bambini dei nidi sono ulteriormente scesi da 4.216 a 4.205 (-0,3%), quelli delle scuole dell’infanzia addirittura da 13.311 a 12.886 (-3,2%). Nelle scuole statali, sensibile anche la diminuzione degli alunni delle elementari (24.230, 609 in meno rispetto all’anno prima: -2,5%), mentre l’onda lunga della denatalità continua a non farsi sentire nelle scuole secondarie: in quelle di I grado (le medie) l’aumento è stato dell’1,3%, mentre in quello di II grado (le superiori) dello 0,9%. Percentuali che si discostano di poco considerando anche le scuole non statali, che coprono il 100% dei nidi e ben il 71,6% delle scuole dell’infanzia, ma registrano percentuali di gran lunga inferiori nelle primarie e nei due gradi di scuola secondaria. Il dato complessivo provinciale è, infatti, di 25.788 iscritti alle elementari (-2,3%), 12.180 alle medie (+1,5%) e 22.188 alle superiori (+0,9%). Prosegue, infine, il boom degli iscritti nella sede reggiana dell’Università di Modena e Reggio Emilia: nell’anno accademico in corso sono 9.708 (erano 5.616 dieci anni fa), con un aumento di 863 studenti (+9,8%) rispetto all’anno precedente. Tutti i corsi di laurea risultano in crescita, tranne quelli del dipartimento di Scienze della vita, che sono stabili.
E’ quanto emerge dall’ultimo Annuario della Scuola reggiana, l’importante pubblicazione curata dal professor Luciano Bonacini e da Silvia Ballabeni per la Provincia e l’Ufficio scolastico regionale (ex Provveditorato agli studi) che da ben 26 anni fornisce a tutti gli operatori della scuola, in modo esauriente e dettagliato, un quadro informativo quantitativo e qualitativo del sistema educativo provinciale. L’Annuario è stato presentato questa mattina a Palazzo Allende dal presidente e dalla vicepresidente con delega all’Istruzione, Giorgio Zanni ed Ilenia Malavasi, insieme al dirigente dell’Ufficio scolastico regionale XI di Reggio Emilia Bruno Di Palma ed agli stessi curatori, alla presenza anche della dirigente Anna Campeol e di Nadia Castagnetti del Servizio Scuola della Provincia e dell’ex dirigente tecnico del Miur, Luciano Rondanini.
Ad aprire la presentazione è stato il presidente della Provincia, Giorgio Zanni, che dopo aver dato il benvenuto al nuovo dirigente dell’Ufficio scolastico XI di Reggio Emilia Bruno Di Palma e ha ricordato “i 23,5 milioni che la Provincia sta investendo, grazie anche a finanziamenti del Miur e mutui Bei, a favore dell’edilizia scolastica, a partire dal nuovo polo di via Fratelli Rosselli, di cui sono in corso di realizzazione i primi due lotti, che rappresenta l’emblema dell’impegno del nostro ente in quella che, insieme alla rete stradale, rappresenta la nostra priorità”.
La vicepresidente Ilenia Malavasi ha quindi illustrato i dati dell’Annuario, “che da ben 26 anni restituisce alla nostra comunità un quadro dettagliato, qualitativo e quantitativo, del nostro sistema, permettendoci di riflettere su come potenziarlo ulteriormente, e che conferma la decrescita della popolazione scolastica a seguito della denatalità e delle tensioni economiche”.
“Un annuario che rappresenta un unicum a livello regionale e nazionale”, ha sottolineato il dirigente dell’Ufficio scolastico XI di Reggio Emilia Bruno Di Palma, complimentandosi con la Provincia “per questa costanza e questo impegno, che la dicono lunga sull’attenzione del territorio al sistema scolastico” e soffermandosi sul “dato, ancora elevato, di studenti che si iscrivono a istituti tecnici e professionali: il 59,1% a fronte del 43,7% nazionale, a conferma di quanto la provincia reggiana sia in grado di offrire a livello di piccole e medie imprese”.
Luciano Bonacini, curatore dell’Annuario insieme a Silvia Ballabeni della Provincia, si è soffermato, in particolare, sui dati relativi ai risultati scolastici “che evidenziano percentuali di insuccesso più elevate laddove, come la media Galileo a Reggio o Luzzara, la presenza di stranieri è superiore, mentre le femmine si confermano più brave dei maschi, che hanno percentuali doppie di bocciati nel triennio delle superiori e alle mede”.
E sempre a proposito di scuole superiori di I grado, l’ex dirigente tecnico del Miur Luciano Rondanini ha illustrato il focus realizzato quest’anno sulle “percentuali, decisamente significative, di ragazzi che arrivano all’esame di licenza media con uno (il 4,8%) o più anni (lo 0,7%) di ritardo”.
I principali numeri dell’Annuario. Dalle pagine dell’Annuario emergono chiaramente anche diversi aspetti peculiari del sistema scolastico reggiano, che si conferma come inclusivo ed accogliente, con una presenza di alunni stranieri sul totale della popolazione scolastica delle scuole statali pari al 17,3%, in leggero aumento rispetto all’anno scolastico precedente. In quest’anno scolastico sono complessivamente 11.282, di cui ben il 69,2% nato in Italia: una percentuale superiore di 3,7 punti rispetto alla media regionale e addirittura di 6,1 punti rispetto a quella nazionale. Anche la presenza di alunni disabili nelle scuole statali reggiane si conferma rilevante (il 4,1% sul totale degli alunni) ed in continua crescita nella scuola secondaria di II grado, a riprova della positiva tendenza al prolungamento degli studi.
I risultati scolastici del 2018/19 nelle scuole secondarie di I grado sono migliorati rispetto allo scorso anno: la percentuale di alunni respinti è infatti calata dall’1,9 all’1,8%. Nelle scuole superiori i risultati complessivi sono invece leggermente peggiorati rispetto all’anno scolastico precedente. La percentuale di alunni respinti sul quinquennio è dell’11,6% (+0,2% rispetto all’anno prima): in dettaglio, nel primo biennio, che rappresenta il passaggio più difficile dell’intero percorso scolastico, è al 15,8% (+0,2%), nel triennio è all’8% (+0,2%).
Una sezione della pubblicazione è inoltre dedicata ad un focus su alunni e classi prime delle scuole secondarie di II grado negli ultimi dieci anni. A dieci anni dall’entrata in vigore dei regolamenti di riordino dell’istruzione superiore (la cosiddetta “Riforma Gelmini”), si è ritenuto interessante dedicare la sezione di approfondimento all’analisi dell’andamento degli alunni e delle classi funzionanti del primo anno di corso di tutti gli istituti superiori statali. Tale analisi viene effettuata partendo dai dati storici degli Annuari aggregati per area di studio e per indirizzo; infine, vengono analizzati anche gli andamenti per ambito territoriale e per istituto scolastico.
Infine, sempre per quanto riguarda le superiori, in quest’anno scolastico 2019/20 gli iscritti alle prime classi nell’area liceale sono stati pari al 37,2% (in calo dell’1,4% rispetto all’anno prima), quelli dell’area tecnica al 34,9% (+1,7%), mentre ai professionali gli iscritti sono stati pari al 27,9% (-0,3%). Percentuali destinate a mutare in seguito ai dati relativi alle iscrizioni per il prossimo anno scolastico, che come noto hanno visto i licei risalire nelle scelte delle famiglie.
L’Annuario, che viene distribuito gratuitamente ai numerosi soggetti che operano nel sistema d’istruzione del territorio provinciale e regionale, è disponibile anche in formato elettronico sul sito della Provincia di Reggio Emilia nella sezione “Scuola e Università”.
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costruiranno e demoliranno, costruiranno e demoliranno, a vantaggio dei padroni di casa, ovvero semplici personaggi eletti. E pubblicizzati come il cioccolato. Ma che dignita' ?
Gentile Casali (Ivaldo e' un nome bellissimo, ma richiama a un'epoca aristocratica di borghesia, che purtroppo la comunicazione sputtanesca, ha infangato), dicevo che il Conad […]
Questi politici pagati da noi cittadini, che dovrebbero curare i nostri interessi, diventano i nostri nemici. E poi si stupiscono che ci vada sempre meno