Strage Bologna, ergastolo al reggiano Bellini

Paolo Bellini

Paolo Bellini è stato condannato all’ergastolo con un anno di isolamento dalla Corte di assise di Bologna per la Strage del 2 agosto 1980, la bomba esplosa in stazione, 85 morti e oltre 200 feriti.

Ex Avanguardia Nazionale, 68 anni, per l’accusa è il quinto attentatore, in concorso con i Nar condannati in definitiva, Giusva Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini e, in primo grado, Gilberto Cavallini.
Bellini è stato imputato dopo che la Procura generale ha avocato l’inchiesta sui mandanti. Accusando, da morti, quindi non processabili, il capo della P2 Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D’Amato e Mario Tedeschi.

2 Agosto. Tosiani: “La sentenza di oggi ci avvicina alla verità”. La dichiarazione del segretario del Pd dell’Emilia-Romagna Luigi Tosiani.

“La sentenza emessa oggi dalla Corte di Assise di Bologna ci porta più vicini alla verità su quanto successo alla stazione di Bologna il 2 Agosto 1980. E’ una giornata importante per la città, per l’intero Paese, per tutti coloro che credono nella giustizia.

Un risultato che si deve all’impegno degli inquirenti ed alla tenacia della associazione dei famigliari delle vittime della strage, che in questi anni si è battuta in tutti i modi per la ricerca della verità.

L’auspicio è che ora si prosegua lungo questa strada affinché sia fatta piena luce su uno degli episodi più tragici e sconvolgenti della storia del nostro Paese”.

M5s: condanna di Bellini, un passo verso la verità. “La condanna di Paolo Bellini all’ergastolo per la strage alla stazione di Bologna è un altro passo importante verso la ricerca della verità. Finalmente dopo più di quarant’anni di depistaggi, reticenze e silenzi, grazie a questa sentenza oggi abbiamo un quadro finalmente più nitido di quanto accadde il 2 agosto del 1980”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, dopo che la Corte d’Assise di Bologna ha condannato all’ergastolo con un anno di isolamento diurno Paolo Bellini, ex esponente di Avanguardia nazionale, per concorso nella strage del 2 agosto 1980 alla stazione ferroviaria. “Il mio pensiero va ai familiari delle vittime che non hanno mai smesso di invocare verità e giustizia per i propri cari. Adesso è necessario che tutti i pezzi del puzzle siano definitivamente svelati, a cominciare dai mandanti della strage” conclude Silvia Piccinini.