Strage 2 agosto, le iniziative in Regione

strage_a

La bomba che esplode alla stazione di Bologna il 2 agosto 1980 provoca 85 morti e 200 feriti. I familiari, chi in quella strage ha perso un figlio, un genitore o un caro amico e, insieme a loro, anche alcuni sopravvissuti, decidono di unirsi in un’associazione per chiedere verità e giustizia. L’Associazione tra i familiari delle vittime del 2 agosto 1980 nasce un anno dopo, nel 1981. Come ogni anno, l’Assemblea legislativa ricorda la strage che ha colpito Bologna e quest’anno celebra anche la fondazione dell’Associazione.

Il programma

L’evento social

Il 2 agosto, dalle 10.25, la pagina Facebook e il profilo Instagram dell’Assemblea legislativa fanno da cornice all’evento social “40 anni, una voce”: i video di attrici e attori – Alessio Boni, Gaia Nanni, Chiara Francini, Alessandro Bergonzoni, Giuseppe Giacobazzi, Angela Baraldi, Micaela Casalboni, Neri Marcorè, Moni Ovadia, Eleonora Belcamino e Giorgio Colangeli – che leggono lettere scritte da parenti delle vittime, articoli di giornali, i discorsi che i presidenti dell’Associazione, Torquato Secci prima e Paolo Bolognesi poi, hanno pronunciato a ogni anniversario della strage alla stazione.

Ai contributi video degli artisti si affianca quello della presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti, che ha scelto di leggere la lettera che l’allora assessora al Comune di Bologna Miriam Ridolfi, coordinatrice dei soccorsi, ha scritto a distanza di 41 anni dall’accaduto. “Anche quest’anno, come Assemblea legislativa- spiega la presidente Petitti-, promuoviamo una serie di iniziative per ricordare la strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna. Io ho voluto farlo attraverso le parole di Miriam Ridolfi, che ci insegna che ‘ognuno deve fare la propria parte’, come lei ha fatto per 41 anni. La partecipazione sempre molto sentita ai nostri progetti ci dimostra che il 2 agosto non sarà mai un capitolo chiuso e dobbiamo continuare a pretendere verità e giustizia per le 85 persone che hanno perso la vita e per le loro famiglie. Proprio in questi giorni sono emersi importanti sviluppi nel corso del nuovo processo sulla strage e l’auspicio è che possano far compiere un passo decisivo alle indagini e capire chi furono i mandanti, facendo così piena luce sulla vicenda”.

Un podcast sulla storia dell’Associazione

“40 anni, una voce” è anche il titolo del podcast realizzato dal servizio Informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna che racconta la storia, i protagonisti e le battaglie dell’Associazione nata per portare avanti giustizia e verità, a nome non solo delle 85 vittime della strage ma di tutto il Paese. Accanto alle voci del presidente Paolo Bolognesi, di Torquato Secci, di Miriam Ridolfi e della storica segretaria dell’Associazione Paola Sola, sono tanti i contributi audio provenienti dagli archivi storici Rai e dai tg dell’epoca. Le musiche originali sono di Paolo Fresu. Il podcast, in tre puntate della durata ciascuna di circa 15 minuti e disponibile da oggi su tutte le maggiori piattaforme, è stato scritto da Federico Del Prete. In redazione Federico Del Prete, Margherita Giacchi e Francesca Mezzadri.

Arte pubblica nelle strade e nelle piazze dell’Emilia-Romagna

Si conclude il progetto artistico “Lost&found 1980-2020. Memorie private e collettive 40 anni dopo”: un percorso di arte pubblica promosso dall’Assemblea sull’attentato del 2 agosto che unisce idealmente strade e piazze dell’Emilia-Romagna tramite le opere murali di giovani artisti, tutti nati dopo il 1980. Avviato un anno fa, in occasione del 40° anniversario, con l’opera “Le lacrime della giustizia” di Collettivo FX allo spazio DumBo di Bologna, il progetto ha portato alla realizzazione di un murale dedicato alle vittime della strage in ogni provincia della regione: a Cesena l’opera appena inaugurata di Loris Dogana, alla stazione di Classe (Ravenna) quella di Dissenso Cognitivo e a Ferrara (area Ex Camilli) il murale di Alessio Bolognesi. Poi Alessandro Canu a Parma, PsikoPlanet a Reggio Emilia, Guerrilla spam a Rimini e Zamoc a Modena. In fase di completamento l’opera di Sarmato, in provincia di Piacenza. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di fare memoria attraverso l’arte, da un’idea dell’associazione Serendippo in collaborazione con Associazione familiari delle vittime della strage del 2 Agosto 1980, Assemblea legislativa regionale, le amministrazioni comunali interessate dal progetto, Rete Ferroviaria Italiana, Fondazione Rusconi e Tper.