Silk flop. Dal Movimento 5 stelle dubbi sul pagamento degli affitti a Stu Reggiane

Silk Faw Parco Innovazione ex Reggiane 24E

Anche il Movimento 5 stelle reggiano interviene sul cosiddetto Silk flop. “Apprendiamo dai quotidiani che la fantomatica azienda di auto elettriche Silk Sports Car ha consegnato i libri in tribunale facendo formale richiesta di un concordato al giudice fallimentare per fare fronte alle richieste di fornitori e dipendenti.  Per giunta apprendiamo che sono in corso indagini per truffa ai danni dello Stato da parte della Guardia di Finanza per quel che riguarda l’indebita richiesta di 38 milioni di euro dei fondi Pnrr – dicono Giancarlo Setti, candidato sindaco a Correggio, e la consigliere comunale di Reggio Emilia Paola Soragni –  Pare essere il punto di arrivo dopo una epopea tra promesse, proclami, richieste, delusioni, tradimenti, che hanno visto confusi politici, manager e imprenditoria locale incapaci di distinguere i sogni dalla realtà. In tempi non sospetti dallo scorso giugno il M5S aveva avanzato forti dubbi riguardo a questa operazione immaginifica in cui l’amministrazione comunale si è sempre testardamente dichiarata convinta senza avere la minima capacità di autocritica”. 

“Ora che tutto sta volgendo al termine, il sindaco Luca Vecchi si affretta ad affermare che il freno è stato tirato in tempo e che , a parte tempo, atti formali, immagine pubblica, viaggi esplorativi e comunicazioni tra trombe e fanfare, il Comune non ha subito danni materiali da questa vicenda.  Ma è proprio così?”, si domandano Setti e Soragni  che poi pongono il tema degli affitti di locali e uffici a Silk Faw. In realtà al mancato pagamento degli stipendi dei lavoratori si aggiunge il mancato pagamento degli affitti degli immobili locati da STU Reggiane Spa, la partecipata al 100% del Comune di Reggio Emilia che ha fornito tutti i locali ed uffici della sciagurata avventura – affermano i pentastellati – Locali che a guardare bene, non sono tutti del Comune attraverso la partecipata STU, ma in parte di proprietà di una azienda privata che evidentemente passava per caso, la GHG, la quale ha formalizzato un contratto di affittato alla STU che poi ha girato in locazione il giorno successivo alla Silk Sports Car Srl”.

“Quindi oltre il danno la beffa! Il forte sospetto che  STU non riceverebbe il pagamento dei canoni di affitto dal quarto trimestre 2022, ma si troverebbe a dover pagare gli affitti a GHG, che è risultata di un imprenditore assai più lungimirante dei manager della STU, non avendoli locati direttamente alla fantomatica azienda di auto elettriche – concludono Setti e Soragni – Purtroppo ad oggi nonostante siano trascorsi più di 30 giorni  (e considerando che il diritto all’accesso agli atti dei consiglieri è di ottenere risposta entro 5 giorni), non è stata data risposta da STU in merito al versamento degli importi di locazione verso la GHG che comproverebbero un danno economico non indifferente dovuto ad una gestione quanto meno imprudente. Da qui il forte dubbio: siamo sicuri che il freno è stato tirato in tempo?”.

Già nell’agosto scorso la consigliera comunale pentastellata Paola Soragni aveva dichiarato a Carlino Reggio che “dai contratti  emerge che il 10 giugno 2021 Silk-Faw ha preso in locazione due spazi al Tecnopolo per complessivi 413 metri quadri da Stu Reggiane”, che però aveva “solo 213 metri quadri di sua proprietà”. “I restanti 200 metri quadri sono di proprietà di Ghg, azienda di Albinea dell’ex assessore comunale nella giunta Delrio, Graziano Grasselli – aveva aggiunto Soragni – Proprio il giorno prima della concessione in locazione a Silk-Faw dei due spazi, Stu Reggiane ha preso in affitto il locale di pertinenza di Ghg, subaffittandolo a Silk-Faw assieme all’altro ufficio”. Sempre dalle carte, per Paola Soragni emergeva che “Stu Reggiane versa 20mila euro annuali di affitto a Ghg, mentre Silk Faw dovrebbe versarne 34mila all’anno a Stu per i due spazi, ma risulta che l’ultimo trimestre (ad agosto 2022, ndr) non sia stato pagato”.