Al momento le ambizioni faraoniche di Silk-Faw restano sulla carta. Ed è trascorso oltre un anno dalla chiusura dell’accordo tra il gruppo sino-americano dell’automotive e le istituzioni di Reggio Emilia ed è sempre più palpabile il nervosismo per un progetto che non è andato oltre gli annunci. Un enorme complesso produttivo da un miliardo di euro e mille assunzioni per la realizzazione della supercar elettrica Hongqi S7 del quale però esistono solo i rendering degli studi di architettura.
Così sono mesi che la Regione pressa la multinazionale perché faccia chiarezza sull’investimento, pena il ritiro dei contributi concessi. Nei giorni scorsi l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, è arrivato persino a lanciare un ultimatum all’azienda. Mentre un colloquio della Regione con i vertici dell’azienda è fissato per il prossimo 25 luglio.
Ma nel frattempo è stato reso noto dalla stampa che il deputato reggiano di Fratelli d’Italia Gianluca Vinci ha depositato un esposto in Procura spiegando che la vicenda e “l’annunciato investimento da oltre un miliardo assumo contorni sempre più strani e che le denunce in Consiglio comunale non bastano più”.







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Ma pensate ai delinquenti insediati all'interno delle istituzioni europee e nazionali che fanno soldi con il commercio delle armi.