Siccità, in Emilia-Romagna anticipata ad aprile l’applicazione del deflusso minimo vitale estivo

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Una delibera della giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha anticipato al mese di aprile l’inizio dell’applicazione del cosiddetto deflusso minimo vitale (Dmv) estivo, un provvedimento che consentirà ai consorzi di bonifica e alle aziende agricole titolari di concessioni di prelevare e accumulare più acqua in caso di precipitazioni.

Per “deflusso minimo vitale” si intende la quantità minima di acqua che contribuisce a garantire la salvaguardia delle caratteristiche fisiche e chimico-fisiche dei corsi d’acqua e dei fiumi, nonché il mantenimento delle biocenosi tipiche delle condizioni naturali locali: quando viene effettuato un prelievo da un corso d’acqua, infatti, deve essere sempre garantita la presenza di un quantitativo minimo necessario. L’anticipo del Dmv, in ogni caso, non arrecherà danno agli ecosistemi, perché le portate attualmente presenti nei corsi d’acqua emiliano-romagnoli sono analoghe a quelle tipiche del periodo estivo.

La decisione, ha spiegato l’assessora regionale all’ambiente Irene Priolo, è stata assunta considerando le scarse precipitazioni degli ultimi mesi, che hanno causato ridotti regimi idrologici in gran parte della regione. L’obiettivo, ha aggiunto Priolo, è quello di favorire la costituzione di scorte idriche da utilizzare quando aumenteranno le necessità di irrigazione delle colture, “il tutto naturalmente senza compromettere la qualità ambientale degli ecosistemi”.

Nel periodo compreso tra il primo ottobre del 2021 e il 31 marzo di quest’anno le precipitazioni medie regionali sono state inferiori alla norma, confrontabili con gli anni 2017 e 2019, e lievemente superiori a quelle registrate nelle annate più critiche (2002, 2007 e 2012). La “cumulata” di precipitazione media regionale è risultata notevolmente più bassa delle attese climatiche, configurandosi come il sesto valore più basso dal 1962 in poi.

Il bilancio idroclimatico regionale, nell’intervallo temporale preso in considerazione, è stato caratterizzato da valori molto inferiori a quelli tipici del periodo autunnale e invernale, paragonabili in gran parte del territorio di pianura a quelli caratteristici di fine giugno-inizio luglio e simili a quelli calcolati nelle annate siccitose 2006-2007 e 2011-2012.

L’andamento delle temperature ha evidenziato oscillazioni nella norma del periodo, con rialzi evidenti a partire dal mese di febbraio e successivi picchi negativi e positivi a marzo. A partire dalla stagione autunnale nei fiumi regionali sono state osservate portate nel complesso inferiori alle medie storiche, con anomalie negative significative soprattutto nel mese di novembre, mentre nella stagione invernale (gennaio-febbraio-marzo 2022) i deflussi sono risultati inferiori alle medie storiche, con valori tipici del periodo estivo. L’andamento delle portate osservate nel trimestre gennaio-marzo 2022 è stato complessivamente confrontabile con l’andamento medio del periodo maggio-luglio.

Le previsioni meteorologiche per la seconda metà di aprile – e per il mese di maggio – non escludono possibili episodi di pioggia, in quantità vicina o lievemente inferiore alle attese. I valori delle precipitazioni, in ogni caso, non saranno in grado di modificare l’attuale situazione di carenza idrica, ma se non altro l’acqua potrà essere prelevata e accumulata senza compromettere lo stato complessivo dei fiumi.