Seta approva bilancio e conferma il Cda

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L’assemblea dei soci di SETA ha proceduto al rinnovo del Consiglio di Amministrazione ed all’approvazione del Bilancio d’Esercizio 2023. Pur in un contesto nazionale che risente da tempo di alcune forti criticità, l’azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico su gomma nelle province di Modena, Reggio Emilia e Piacenza conferma l’equilibrio economico, la solidità patrimoniale ed un consistente piano di investimenti.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI SETA: CONFERMATI TUTTI GLI ATTUALI COMPONENTI

Tutti gli attuali componenti dell’organo amministrativo dell’azienda sono stati confermati con voto unanime nei rispettivi incarichi e resteranno quindi operativi anche per il triennio 2024-2026. In particolare, i soci hanno prima provveduto alla ratifica della nomina dei consiglieri Alberto Cirelli e Riccardo Roat (rispettivamente: Presidente e Amministratore Delegato) già cooptati dal CdA a settembre e novembre 2023, dopodiché è stata approvata la nomina degli Organi sociali dell’azienda. Gli Enti pubblici modenesi hanno indicato come consigliere Alberto Cirelli che, in conformità a quanto previsto dallo Statuto, mantiene la carica di Presidente della società. Gli altri due componenti del Cda di nomina pubblica sono Federico Parmeggiani (in rappresentanza degli Enti locali di Reggio Emilia) e Dario Meli (in rappresentanza del Comune di Piacenza). Il Consiglio di Amministrazione di Seta è completato dai due componenti indicati dal socio industriale HERM-Holding Emilia-Romagna Mobilità Srl, nelle persone di Giuseppina Gualtieri (Presidente e Amministratore Delegato di Tper Spa) e Riccardo Roat: quest’ultimo è stato nominato Amministratore Delegato di SETA nel corso di una riunione del Consiglio di Amministrazione tenutasi subito dopo l’assemblea dei soci.

L’assemblea dei soci ha inoltre provveduto a nominare anche i componenti del Collegio Sindacale: alla presidenza dell’organo di vigilanza interna è stato nominato il dott. Sebastiano Cavalli, i componenti in qualità di sindaci effettivi sono l’avv. Valentino Di Leva e il dott. Valerio Fantini. I sindaci supplenti sono il dott. Federico Bacchiega e la dott.ssa Monica Manzini.

I NUMERI DEL BILANCIO DI ESERCIZIO 2023

La proposta di Bilancio per l’esercizio 2023 formulata dal Consiglio di Amministrazione è stata approvata dai soci all’unanimità. Il consuntivo evidenzia un utile netto di 61.503 euro, che è stato interamente destinato a riserva per rafforzare il patrimonio societario. Nei tre bacini provinciali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza i passeggeri trasportati – misurati secondo il metodo di coefficienti regionali – sono stati complessivamente 73 milioni, in significativo recupero rispetto al 2022 (+15,3%). In dettaglio, a Modena si sono avuti 31.735.541 passeggeri (+15,3% sul 2022), a Reggio Emilia 24.824.941 (+14,7%) e a Piacenza 16.51.148 (+16,1%).

“Nel 2023 il valore della produzione si è attestato a 115,6 milioni di euro – dichiara Riccardo Roat, Amministratore Delegato di SETA – con ricavi dalla vendita di biglietti ed abbonamenti pari a 31 milioni di euro, in ripresa rispetto al 2022 (+15,2%)”.

Nel 2023 gli incassi da sanzioni hanno superato quota 2 milioni di euro. Nel 2023 SETA ha immesso in servizio 82 nuovi autobus ed effettuato investimenti complessivi (in mezzi, tecnologie ed infrastrutture di supporto) per oltre 33 milioni di euro. L’importante piano di rinnovamento della flotta è proseguito quindi anche nel 2023, consentendo all’azienda di fare un significativo passo in avanti nel percorso di miglioramento degli standard qualitativi, di sicurezza e di sostenibilità ambientale dei mezzi pubblici circolanti nei tre bacini provinciali gestiti. In tal senso, nel 2023 sono state rispettate anche tutte le milestones previste per gli interventi finanziati dal PNRR-Next generation EU, con i quali sono stati acquistati 39 mezzi (compresi i relativi impianti di rifornimento/ricarica) ad impatto ambientale zero: 12 autobus ad idrogeno per la rete urbana di Modena e 27 bus full electric per quelle di Reggio Emilia e Piacenza. I primi nove mezzi (3 per ciascun capoluogo) saranno consegnati a SETA entro la fine del 2024; i restanti 30 saranno disponibili entro giugno 2026.

Sul fronte dell’innovazione tecnologica è stata confermata anche nel 2023 la strategia aziendale, incentrata sulla digitalizzazione a supporto dell’utenza per migliorare l’informazione, l’accessibilità, la fruizione e la qualità del servizio erogato. Da qui lo sviluppo di sistemi ad elevata tecnologia come EMV (Europay Mastercard Visa), che consente di acquistare il biglietto a bordo con carta/bancomat contactless, già presente dal 2021 su tutti i mezzi urbani SETA e di cui è stata avviata l’estensione su tutti quelli extraurbani (poi completata nei primi mesi del 2024). Gli investimenti hanno riguardato anche l’aggiornamento dei sistemi AVM di bordo di monitoraggio della flotta, l’estensione della videosorveglianza anche su parte dei servizi extraurbani e lo sviluppo delle piattaforme integrate digitali per la mobilità.

Alberto Cirelli, Presidente di SETA, commenta così l’attuale situazione dell’azienda: “In questi primi mesi ho potuto constatare che all’interno di SETA vi sono grandi competenze e professionalità: la società è composta da donne e uomini che operano ogni giorno con dedizione ed operosità, per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini e per il raggiungimento degli obiettivi aziendali. L’impegno profuso da tutto il nostro personale merita un sentito ringraziamento. SETA si conferma, inoltre, un’azienda solida, capace di chiudere il bilancio in terreno positivo per l’undicesimo anno consecutivo. Tuttavia, ciò non può bastare a risolvere le evidenti criticità che – a causa di inadeguate politiche nazionali – condizionano fortemente l’attività delle aziende di trasporto pubblico. Mi riferisco, in particolare, alla insufficienza di risorse del Fondo Nazionale dei Trasporti, che unita alla sua mancata indicizzazione sta procurando – e procurerà sempre più – difficoltà crescenti che rischiano di divenire insuperabili. Il trasporto pubblico è un servizio essenziale per le nostre comunità e deve essere adeguatamente finanziato, sia per garantire e potenziare la gestione ordinaria, sia per il doveroso miglioramento dei livelli retributivi dei lavoratori”.



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