Scuola Zanelli, la Società reggiana di studi storici: “Mantenere vivo il nome di Secchi”

corpo docente Istituto Secchi Reggio AS 1907-1908 – SRSS

Non si placa, a Reggio, la polemica sul nome dell’entità scolastica nata dall’accorpamento dell’istituto d’istruzione superiore “Antonio Zanelli” con l’istituto tecnico “Angelo Secchi”, dopo che il consiglio di istituto ha deciso che il nuovo polo scolastico sarà intitolato al solo Antonio Zanelli. La decisione, passata a strettissima maggioranza, per 10 voti contro 9, contrasta peraltro con la delibera assunta ad ampia maggioranza dal collegio dei docenti, che aveva chiesto invece di mantenere la doppia intitolazione.

Dopo la sezione di Reggio della Deputazione di storia patria per le antiche provincie modenesi, che aveva accolto la notizia “con amarezza e stupore”, anche la Società reggiana di studi storici è intervenuta sulla questione esprimendo “il proprio profondo rammarico e la più viva preoccupazione per la decisione di rimuovere il nome di padre Angelo Secchi dall’intitolazione”. Decisione che, se effettivamente confermata, “cancellerebbe non solo un nome, ma un legame storico e identitario di inestimabile valore per la città e per la cultura scientifica italiana”.

Padre Angelo Secchi, nato a Reggio nel 1818, è infatti universalmente riconosciuto come il più grande astrofisico italiano dell’Ottocento e un pioniere della meteorologia moderna. Entrato nella Compagnia di Gesù a soli 15 anni, dopo approfonditi studi e una formazione internazionale divenne direttore dell’Osservatorio del Collegio Romano nel 1852, mantenendo la carica fino alla sua morte.

Come narrato dal professor Franco Prodi nel volume “I grandi reggiani sul sentiero della Scienza”, pubblicato dalla stessa Società reggiana di studi storici, Secchi ottenne dal governo pontificio l’approvazione per un progetto rivoluzionario: un servizio regolare di previsione delle tempeste per l’intero territorio della Chiesa. Finanziato personalmente da papa Pio IX, già nel 1856 Secchi organizzò una corrispondenza telegrafica quotidiana di osservazioni meteorologiche tra le stazioni di Roma, Ancona, Bologna e Ferrara, gettando così le basi del primo servizio meteorologico moderno.

Riconosciuto anche come un pioniere dell’astrofisica, Secchi fu il primo grande classificatore delle stelle negli anni Sessanta dell’Ottocento. Attraverso la spettroscopia astronomica, analizzò la luce di oltre 4.000 stelle, proponendo una classificazione rivoluzionaria nel 1868 che, pur con gli sviluppi successivi, rimane tuttora valida. La sua opera, caratterizzata da una profonda sintesi tra scienza e fede, è stata celebrata nel bicentenario della nascita nel 2018, occasione in cui la Nasa ha imposto il suo nome a un cratere lunare e a un asteroide, riconoscendone la statura internazionale.

Il legame tra padre Secchi e l’istituto di Reggio, peraltro, è profondo e radicato. Nel 1993 la rivista “Reggio Storia” (n. 60) dedicò due pagine al “Regio istituto tecnico Angelo Secchi”, grazie alle preziose immagini dall’archivio privato del professor Gian Luigi Basini. Una di queste ritraeva il prestigioso corpo docenti dell’anno scolastico 1907-1908, che annoverava figure di spicco quali il professor Naborre Campanini (di cui quest’anno si celebra il centenario dalla morte), l’insigne paleografo Aldo Cerlini, Andrea Balletti, autore della celebre “Storia di Reggio”, e Antonio Cicu, poi ordinario di diritto in diverse università italiane.

Per la Società reggiana di studi storici, dunque, “l’unione di istituti scolastici, pur necessaria per le esigenze attuali, non deve mai comportare la cancellazione della memoria storica e del patrimonio identitario che nomi come quello di padre Angelo Secchi rappresentano. Chiediamo dunque – ha concluso la presidente Angela Chiapponi – che possa venire riconsiderata questa decisione, affinché il nome di padre Angelo Secchi possa continuare a ispirare le future generazioni di studenti reggiani e a celebrare il profondo legame della città con l’eccellenza scientifica e culturale”.



C'è 1 Commento

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  1. Carla

    Volete mettere l’importanza dei pinguini ecc ecc? Loro sì che passeranno alla storia, con buona pace dei personaggi reggiani: è la civiltà woke, bellezza…


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