In un’intervista al quotidiano Repubblica, pubblicata nella pagina della cronaca di Bologna, l’assessore ai Trasporti dell’Emilia Romagna, Andrea Corsini, ha detto che gli “orari delle scuole devono cambiare radicalmente, il fatto di andare a scuola anche al pomeriggio è una condizione indispensabile per riportare gli alunni in presenza. Bisogna anche sfruttare al massimo la giornata del sabato. Diversamente non riusciremo a rispettare la capienza dei mezzi pubblici del 50%”.
Il governatore emiliano Stefano Bonaccini avrebbe voluto avere le aule piene già prima di Natale e qui Corsini ha precisato. “Potrebbero tornare sul banco – ha precisato Corsini – al 25 o 30%, che poi era la percentuale prevista per la fascia gialla. Questo significa qualche giorno a settimana per tutti oppure alcune classi in presenza, come ad esempio le quinte”.
Stando ancora alle dichiarazioni di Corsini, la Regione sta lavorando per una didattica in presenza al 100% dei ragazzi delle superiori dal 7 gennaio, ovvero la linea su cui si starebbe orientando anche il Governo. Dunque se si vuole anticipare il rientro in classe si dovrebbe optare per i doppi turni, come avveniva fra gli anni Sessanta e Settanta, per effetto in quel caso del baby boom.
L’unica strada – ha ammesso Corsini – è una differenziazione larga degli orari delle scuole. Ai presidi serve tempo per programmare e costruire questa nuova prospettiva”.
Infine Corsini si è sbilanciato favorevolmente sull’ipotesi del pre-festivo e possibilista sul lavoro domenicale, ma è ben consapevole che queste ipotesi si ripercuoteranno soprattutto sui dipendenti scolastici, a partire dai docenti.
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