A Saman la cittadinanza onoraria

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Il consiglio comunale di Novellara, il paese della Bassa reggiana dove viveva con la famiglia e dove è stata uccisa, mercoledì sera ha conferito, con voto unanime, la cittadinanza onoraria a Saman Abbas.
“Da questa sera – ha detto la sindaca Elena Carletti – Saman è una cittadina di Novellara.

Simbolo di libertà e autodeterminazione. Un messaggio forte e chiaro contro l’inaccettabile violenta pratica dei matrimoni forzati”.

Il consiglio comunale ha anche approvato l’istituzione di un fondo comunale dedicato a ‘Saman Abbas’, che unirà risorse pubbliche a private se ce ne saranno, per contrastare la violenza di genere nel territorio, attraverso borse di studi e, formazione degli operatori sul campo.

Anche in questo caso, condivisione bipartisan dai banchi di maggioranza e dall’opposizione del Consiglio prima di un lungo applauso finale al momento del conferimento: “questo – ha detto la sindaca – è il rumore che, dopo il caso di Giulia Cecchettin dovrà esserci sempre. Niente più silenzio, ma rumore e partecipazione”.

 



C'è 1 Commento

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  1. Petrus

    Saman “cittadina onoraria” di Novellara, post mortem.

    L’amministrazione di Novellara ha avuto il proprio quarto d’ora di celebrità, nella giornata di ieri.

    Notizia di pochi giorni fa: padre e madre di origine pakistana (residenti a Novellara) segnalati dalla figlia, da essi minacciata “di finire come Saman” se si fosse rifiutata di accettare un matrimonio combinato.

    Notizia di oggi: questi due civili e moderni genitori non hanno risposto alle domande del giudice e non saranno sottoposti (pare) ad ulteriori misure.

    Quante altre Saman ci possono essere, nel nostro territorio? Quante donne e ragazze, provenienti da altre “culture”, non saranno – di fatto – mai completamente libere di autodeterminarsi, di vestirsi come vogliono, di studiare, di frequentare chi vogliono?

    Si è parlato tanto di Patriarcato nelle scorse settimane, per le note terribili vicende: si fa molta più fatica (da parte di ampi settori della Politica, della Chiesa e della società civile) ad affrontare l’evidenza di un patriarcato ed un maschilismo palesi, insiti e presenti in ampie fasce della popolazione extracomunitaria residente nel territorio reggiano (e non solo), chiuse nelle proprie usanze, tradizioni e mentalità arcaiche.


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