Rotta del Panaro, 80mln prima stima danni

panaro_art

È di circa 80 milioni di euro (77 milioni e 800mila euro) la prima stima dei danni al patrimonio pubblico causati dal maltempo di inizio dicembre in tutta l’Emilia-Romagna. L’elenco, concluso in meno di due settimane dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, riguarda l’intero territorio e comprende anche l’assistenza alla popolazione fornita nei giorni dell’emergenza, in particolare nel modenese dopo la rotta del Panaro del 6 dicembre e gli allagamenti nei territori di Nonantola, Castelfranco Emilia, Modena e Campogalliano.

In tutto si tratta di 1.290 segnalazioni che interessano tutte e nove le province dell’Emilia-Romagna e che dettagliano i danneggiamenti causati dalle piogge straordinarie a strade statali, provinciali e comunali, sottopassi, ponti, argini, piste ciclabili, telecomunicazioni, impianti fognari e di depurazione, arenili, edifici, ecc.

Questo il dato che emerge nella relazione d’evento firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e trasmessa a Roma a completamento della richiesta di stato di emergenza nazionale formalizzata il 7 dicembre scorso sempre dal presidente, necessaria per il riconoscimento dei risarcimenti con fondi nazionali.

Per le attività commerciali già colpite dai provvedimenti Covid del modenese, il territorio maggiormente messo alla prova per la rotta del Panaro, la Giunta regionale ha già messo a disposizione 2 milioni di euro di ristori aggiuntivi.

Intanto è partita anche la raccolta per le segnalazioni dei danni da parte di privati – comprese le associazioni – e imprese. La Regione ha inoltrato, martedì scorso, a tutti i Comuni interessati le due schede, valide per l’intero territorio regionale, da compilare per la segnalazione di deterioramenti o perdite nelle proprie case (mura, impianti, arredamento, elettrodomestici) e nelle aziende (mura, strumentazioni, macchinari).

Due le scadenze per tutto il territorio regionale. Entro 12 gennaio 2021 per le attività produttive, mentre per i privati il termine ultimo di presentazione della scheda è stato fissato per venerdì 22 gennaio 2021.

Questa ricognizione servirà a stabilire una prima stima dei danni che, una volta accolta dal Governo la richiesta di stato di emergenza nazionale, potrà portare ai primi rimborsi, cui seguirà una seconda fase di raccolta per una rendicontazione analitica (completa di fatture per i privati e perizia asseverata per le imprese) e richiedere così risarcimenti più puntuali.