Roncocesi soffoca ancora: con il caldo estivo tornano i miasmi della Farm Service, protestano i residenti

Farm Service Roncocesi ingresso – GM

Le finestre restano chiuse, l’aria è irrespirabile: anche quest’anno, come accade ormai puntualmente con l’arrivo del caldo estivo, la frazione di Roncocesi si ritrova stretta nella morsa dei miasmi provenienti dalla Farm Service, azienda specializzata nella lavorazione di scarti animali con sede in via Rinaldi, proprio a ridosso di alcune abitazioni.

Da giorni, complice l’ondata di caldo soffocante di questo inizio d’estate, le segnalazioni da parte dei cittadini si sono moltiplicate.

“La situazione è insostenibile”, ha sottolineato Sara Beltrami, attivista e residente storica della frazione reggiana: “Caldo o non caldo, non è accettabile che le persone non possano aprire le finestre al mattino, cenare in giardino o farsi una sigaretta sul proprio balcone! Sappiamo che il cambiamento climatico ci porterà a fare i conti con temperature sempre più alte, quindi? Cosa facciamo? L’azienda ha un impatto evidente sulla vivibilità. È stata costruita quando Roncocesi era meno popolata, ma i tempi sono cambiati: l’azienda deve adeguarsi alle esigenze dei cittadini”.

In questa stagione i cattivi odori iniziano a percepirsi già dalle prime ore del mattino e si protraggono per tutto il giorno, penetrando nelle case e rendendo impossibile anche solo aprire le finestre per creare un po’ di corrente. Il problema degli odori molesti, del resto, non è nuovo: per anni la frazione è stata teatro di proteste e richieste di intervento da parte di comitati locali che chiedevano misure concrete per ripristinare la qualità dell’aria.

Nel 2018, Farm Service fu accusata per uno sversamento aziendale nel canale agricolo Cavo Fossetta, con la fuoriuscita di un liquido rosso dall’odore putrescente che allarmò l’intera comunità. L’episodio portò a un processo, culminato nel 2022 con la condanna del presidente del consiglio di amministrazione per reato ambientale.

“La situazione è nota da tempo – ha aggiunto Beltrami – e dopo qualche anno di tregua oggi, come l’estate scorsa, gli odori sono tornati in modo preoccupante, compromettendo la vivibilità quotidiana. I cittadini continuano a segnalare il disagio all’Arpae, ma evidentemente servono soluzioni strutturali e un piano di intenti chiaro da parte dell’azienda”.

Gli abitanti di Roncocesi chiedono a Farm Service di mettere in atto misure efficaci per eliminare del tutto i miasmi, specialmente durante i mesi estivi, e pretendono maggior trasparenza da parte dell’azienda nell’informare la comunità in modo chiaro e costante sulle azioni intraprese per ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività; ma servono anche controlli più frequenti da parte delle autorità competenti, soprattutto nei periodi critici, per verificare il rispetto delle normative e garantire la tutela della salute pubblica.

Tra le varie idee, è stata ipotizzata anche l’attivazione di un tavolo di confronto permanente tra cittadini, Farm Service, Comune di Reggio e Arpa, affinché il problema sia affrontato in modo condiviso e non lasciato all’iniziativa dei singoli.

“La salute, la qualità della vita e la dignità delle persone non possono essere barattate con la convenienza industriale”, ha concluso Beltrami: “La comunità di Roncocesi merita di vivere in un ambiente sano. È tempo che ‘la puzza’ smetta di essere considerata normale”.



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