Rio Saliceto, spediti dal Comune 200 avvisi di accertamento per la tassa sui rifiuti

ritiro rifiuti

Così come descritto ed annunciato nel corso della prima delle tre assemblee pubbliche organizzate lo scorso ottobre dal Comune di Rio Saliceto per confrontarsi e condividere importanti tematiche con la cittadinanza, l’ufficio tributi dell’Unione Comuni Pianura Reggiana ha inviato circa 200 avvisi di accertamento a cittadini di Rio Saliceto che hanno omesso o parzialmente versato la tassa sui rifiuti negli anni scorsi.

Oltre agli avvisi di accertamento si è provveduto ad affidare ad una società specializzata nel settore l’incarico di riscossione coattiva dei tributi locali. Questa operazione è sempre più necessaria considerando le enormi difficoltà che stanno attraversando gli Enti Locali a fronte delle mancate entrate.

“Pur rispettando l’opinione, la pensiamo diversamente dal Ministro Salvini il quale vorrebbe attuare delle sanatorie per i piccoli importi. Riteniamo invece che la strada più giusta sia quella di rafforzare gli organici dei Comuni, il controllo e le azioni atte al recupero. Per fare questo proprio il Governo dovrebbe arruolare personale che non vada ad incidere sulle spese di personale per implementare anche temporaneamente gli uffici preposti e consentire un rientro delle somme evase ma soprattutto l’equità nei confronti di tutti i cittadini” commenta il Sindaco Lucio Malavasi.

Con la Legge 160/2019 tutti gli avvisi di accertamento emessi dal 01/1/2020 inglobano già l’ingiunzione di pagamento e questo fa sì che in caso di mancato pagamento entro i termini indicati nell’atto, per poter riscuotere il debito tributario, sia subito possibile iniziare la procedura della riscossione coattiva che prevede diverse azioni possibili, tra cui:

·Il pignoramento presso terzi: in pratica si procede con l’espropriazione forzata di beni che solo in futuro entreranno nella disponibilità del debitore. Si tratta in genere di somme che saranno versate al debitore da soggetti terzi come ad esempio lo stipendio, la pensione o anche il trattamento di fine rapporto, somme sul conto corrente. L’importo della quota pignorata dipende per legge dal valore del debito.

·Pignoramento di beni mobili e immobili: l’obiettivo del pignoramento è quella di vincolare specifici beni di proprietà del soggetto debitore, siano essi mobili od immobili, a garanzia del credito vantato; pertanto, se il debitore non paga è possibile procedere con la vendita per acquisire l’importo utile a soddisfare il diritto creditorio.

·Fermo amministrativo: viene notificato il “preavviso di fermo”, con cui si intima al debitore il pagamento di quanto dovuto entro il termine di 30 giorni, pena il fermo amministrativo del veicolo senza la necessità di ulteriori comunicazioni.

·Iscrizione ipotecaria: questa procedura viene adottata per crediti di almeno 20.000 euro; l’ipoteca rappresenta il diritto di prelazione su un bene, finalizzata a garantire il credito dall’eventuale insolvenza; inoltre, questa procedura assegna all’ente creditore, in caso di vendita del bene, il diritto di ricevere la somma vantata con preferenza rispetto ad eventuali altri creditori.

Conclude il primo cittadino: “Aiuteremo tutti i nostri concittadini che evidenziano difficoltà palesi ma saremo inflessibili con coloro che eludono volontariamente pur avendo le possibilità il pagamento”.