Voto, Bonaccini: sarò sindaco Emilia

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Stefano Bonaccini ha presentato oggi ufficialmente la sua ricandidatura alla guida della Regione in vista delle regionali del 26 gennaio 2020. Il governatore uscente lo ha fatto a Bologna al fianco i sindaci delle città dell’Emilia-Romagna che hanno deciso di sostenerlo. La conferenza stampa mercoledì 13 novembre nel padiglione 19 della Fiera di Bologna. Con il presidente della Regione, tra gli altri, il primo cttadino del capoluogo Virginio Marola, l’ex M5s e guida di Parma Federico Pizzarotti, Luca Vecchi (Reggio Emilia), Giancarlo Muzzarelli (Modena), Enzo Lattuca (Cesena), Michele De Pascale (Ravenna) e Andrea Gnassi (Rimini).

“Abbiamo la consapevolezza che stiamo giocando due partite diverse: la nostra è dire cosa faremo e proveremo a fare per questa Regione, gli altri giocano una partita nazionale dove l’Emilia-Romagna non è un fine o un obiettivo, ma solo uno strumento per rendere più forte il proprio partito o abbattere il Governo”.
Lo ha detto Stefano Bonaccini: “Se non sarò eletto – ha spiegato – sarò comunque qui. Non so se i miei sfidanti potranno prendere lo stesso impegno. Se vuoi governare l’Emilia-Romagna, devi farlo insieme agli altri, a tutte le sue parti, e lo dico alla mia sfidante: queste parti non ti obbediscono, ti seguono se sei autorevole”.

E proprio Muzzarelli ha usato le parole più dure nei confronti della Lega e di Matteo Salvini, senza mai nominarlo. ‘Io e il sindaco di Carpi stiamo ancora aspettando le risposte dal signore che sta girando la Regione come una trottola e che è capo di un partito molto chiuso e molto duro – afferma Muzzarelli -. Ma lui non chiama perchè racconta balle, i dati sbagliati sulla sicurezza solo per incentivare l’odio, le chiusure, le paure. Noi siamo un’altra cosa’.