Reggio. Supporto psicologico a operatori e ospiti Cra, premio della Regione alla coop Progetto Crescere

a destra Patrizia Fantuzzi- a sinistra Graziana Porro-psicologa responsabile del progettodestra –

E’ tutt’altro che formale, quanto invece appassionata e intrisa di gratitudine, la motivazione con la quale la Regione Emilia-Romagna ha assegnato alla cooperativa sociale reggiana “Progetto Crescere” il premio “Innovatori Responsabili – Resilienza Covid-19” per il progetto e le azioni di assistenza psicologica che sono state offerte ai familiari degli ospiti e agli operatori delle 17 case strutture (600 operatori, 800 persone accolte) legate alla Federazione Diocesana Servizi Anziani, nata esattamente vent’anni fa per iniziativa della Diocesi e di Confcooperative.

Il progetto della cooperativa sociale – impegnata nell’ambito dei servizi educativi e sanitari e composta da un’equipe professionale multispecialistica di neuropsichiatri infantili, psichiatri, psicologi e psicoterapeuti, educatori, logopedisti, terapisti e psicomotricisti – ha integrato un servizio di supervisione già attivo per gli operatori in 12 case, che ha già consentito, ad oggi, di mettere a disposizione una equipe di 5 psicologi e complessivamente di assicurare 400 ore di supervisione e supporto psicologico on-line a famiglie e operatori professionali che si sono duramente misurati con i lutti, le sofferenze, i forzati distanziamenti determinati dalla pandemia.
“Finalmente – recita la motivazione del premio regionale a firma dell’assessore Vincenzo Colla – qualcuno si è accorto di coloro che hanno dovuto vivere accanto a chi è stato colpito dal virus, dai familiari fino agli operatori sanitari che diamo per scontato abbiano le competenze emotive per stare al fianco di qualsiasi tipo di malati. Un regalo bello e non scontato”.

“Il progetto – spiega Patrizia Fantuzzi, presidente di “Progetto Crescere” e della federazione provinciale cui fanno capo le quasi 90 coop sociali di Confcooperative – è nato in stretta collaborazione con Fe.Di.S.A e si avvale del sostegno di Itas Mutua Assicurazioni, che ha consentito sia alle famiglie che agli operatori di accedere gratuitamente a spazi d’ascolto e di sostegno indispensabili per chi si è trovato ad affrontare situazioni di sofferenze del tutto nuove per intensità e gravità: pensiamo, al proposito, a quanto sia tragico e doloroso l’affrontare un lutto e, ancor più, un “lutto senza corpo” per i familiari delle persone scomparse”.

“Rispetto alle attività che già sviluppiamo in collaborazione con la Federazione promossa dalla Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla e da Confcooperative – prosegue la presidente di “Progetto Crescere” – questo progetto è stato sostenuto da molti elementi di innovazione, che non riguardano soltanto le modalità di fruizione dei sostegni, necessariamente on line”. “Pensiamo, ad esempio, alla flessibilità oraria richiesta agli psicologi per andare incontro ai ritmi di lavoro degli operatori, supportandoli anche a fine turno, in forma individuale o a piccolo gruppo per allentare le tensioni, recuperare energie e motivazioni, gestire le paure per sè, i propri familiari e gli ospiti”.

“Analogamente innovativo – prosegue Patrizia Fantuzzi – è il percorso di welfare aziendale intrapreso dalle strutture, ma anche l’impegno cui sono state chiamate per far fronte al gap tecnologico che era in carico sia a diversi dipendenti che alle famiglie, non tutte in possesso di dispositivi e di competenze tecnologiche adeguate all’uso degli strumenti (tablet, smarphone, pc portatili) che le stesse strutture hanno messo a disposizione o al ricorso ai social per mantenersi in relazione con altri”.

Il premio della Regione Emilia-Romagna è così andato ad una cooperativa sociale che già nelle prime fasi della pandemia aveva completamente rivisto e innovato le modalità e gli strumenti per assicurare continuità – seppure a distanza – ai sostegni da sempre rivolti a bambini e ragazzi con difficoltà e Disturbi dell’Apprendimento, all’aiuto nei compiti e nello studio, alla consulenza psicologica, ai percorsi di aiuto nei casi di Disturbi del Neurosviluppo, ma anche alle attività di gioco rivolte ai bambini e alle famiglie. Già nella scorsa primavera, infatti, erano stati più di 800 gli interventi di consulenza/accompagnamento in queste aree sviluppati on line da “Progetto Crescere”.