Reggio. Scaduto protocollo tra Iren e l’israeliana Mekorot

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Il protocollo sottoscritto a fine 2022 tra Iren e Mekorot – società israeliana accusata da diverse organizzazioni internazionali, tra cui Amnesty International, di gravi violazioni ai danni dei territori palestinesi –  è giunto a scadenza e non più vigente a partire da gennaio 2024. Lo ha resto oggi noto il sindaco di Reggio Luca Vecchi con una nota inviata dal Comune: “Facendo seguito alle molteplici sollecitazioni ricevute nelle ultime settimane da più parti mi sono interessato di nuovo alle sorti del protocollo tra Iren e Mekorot. La società mi ha informato in questi giorni della sopraggiunta scadenza del protocollo. Come già evidenziato nel dibattito in consiglio comunale dei mesi scorsi l’accordo era un memorandum di intenti, esclusivamente finalizzato allo scambio di know-how e soluzioni tecnologiche, e non ha previsto partite economiche, commerciali e industriali. Ad oggi pertanto il protocollo precedentemente in vigore e da considerarsi superato e non più vigente”.
Mekorot è una società israeliana che si occupa della gestione della rete idrica in Israele e in Cisgiordania ed è accusata da diverse organizzazioni internazionali, tra cui Amnesty International, di gravi violazioni ai danni dei territori palestinesi.
L’intesa riguardante Iren era finalizzata a uno scambio di competenze e soluzioni tecnologiche, ma non ha previsto accordi di natura economica, commerciale e industriale.

Esulta Sinistra in Comune che, in una nota, ricorda tra l’altro come anche lo scorso gennaio “il nostro capolista Cosimo Pederzoli alla presenza del sindaco Vecchi avesse chiarito come la nostra scelta di partecipare ad un campo progressista di centro sinistra avesse bisogno di segnali forti, chiedendo un posizionamento dell’amministrazione contro la prosecuzione di qualsiasi accordo commerciale tra Iren e Mekorot perché contrario ai principi dello Statuto Comunale stesso che all’articolo 13 si impegna a riconoscere il diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua potabile come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile”.

L’annuncio dato oggi è dunque “un segnale importante che ci dice come stando in modo serio e determinato all’interno di una coalizione progressista larga ma con valori forti possiamo spostare l’asse delle scelte cittadine non solo a livello locale ma anche internazionale: in questo campo d’azione l’impegno di Sinistra in Comune, è quello di costruire un assessorato con delega alla Pace che possa in futuro vigilare affinché iniziative tra attori privati ma con partecipazioni pubbliche rispettino l’etica e la storia che la nostra città porta con se, per costruire una città sostenibile, ecologica, solidale e giusta”.



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