Dopo la pausa registrata in corrispondenza delle festività natalizie, con l’inizio del nuovo anno si apprestano a tornare in piazza le persone contrarie alle certificazioni verdi Covid-19. Sabato 15 gennaio alle 15 in piazza Martiri del 7 luglio a Reggio è infatti in programma la manifestazione di protesta “#BastaDraghi. Contro l’emergenza infinita e i lasciapassare di conformità al governo”, organizzata dal gruppo “Uniti Contro il GreenPass – Reggio Emilia”.
“Dopo due anni di pandemia e di stato di emergenza continuo e prolungato (anche oltre il lecito) è ormai evidente che il paese è ostaggio di una minoranza di persone che hanno generato e continuano a generare la situazione in cui ci troviamo, ma non sono i cosiddetti no-vax: sono il governo e la sua cerchia di vili affaristi, truffatori e saltimbanchi”, hanno detto gli organizzatori dell’iniziativa.
“Di ristori, sostegno al reddito, investimenti in scuola, sanità e trasporto pubblico neanche l’ombra. In compenso il carovita ha raggiunto livelli eccezionali e la riforma fiscale varata dal governo Draghi favorisce i ricchi e bastona i poveri. […] Non ci fermeremo. Saremo di nuovo in piazza nelle prossime settimane, per dire chiaramente #bastaDraghi e basta a un sistema che stritola il 99% per gli interessi dell’1%. Vogliamo prenderci cura di noi stessi, riprenderci le nostre vite, il nostro futuro e quello delle generazioni che verranno. E non c’è lasciapassare che tenga”.
L’appuntamento successivo è quello di domenica 23 gennaio: i no-green pass reggiani si sono dati appuntamento in stazione a Reggio alle 12.30 per raggiungere la manifestazione promossa dal gruppo “Emilia-Romagna Costituzionale” ai giardini Margherita di Bologna.
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E il mercato non va bene, la musica non va bene, la Ztl non va bene, le aree verdi non vanno bene, i parcheggi non […]
Ecco bravo, vattene da Reggio che di gente come te ne facciamo volentieri a meno. Poi mi saprai dire se in altre città la situazione
Il PD mostra per l'ennesima volta come fare a perdere con largo anticipo alle elezioni. Basta gestire una città come sta gestendo Reggio Emilia. Suppongo […]