Reggio. Progetto Ducato Estense, il punto in commissione consiliare

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Un approfondimento sul Progetto Ducato Estense, e sul ‘Cantiere Estense’ che consente la realizzazione degli interventi di riqualificazione, si svolge questa sera (dalle 18,30) nella riunione della Commissione consiliare Assetto e Uso del Territorio ed Ambiente.

Dalla seconda metà di febbraio 2020, si svolgeranno altri due momenti di approfondimento progettuale aperti ai cittadini, analoghi a quelli svolti nel 2018: un incontro di presentazione del progetto e, in un altro appuntamento, una visita guidata e illustrata da esperti (storici, archeologi, botanici, paesaggisti) del percorso settecentesco dalla Reggia di Rivalta a viale Umberto I.

Il ‘Ducato Estense’ è un Progetto di Area vasta che coinvolge, assieme a Reggio Emilia, anche Ferrara e Modena, con risorse erogate dal ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo (Mibact) attraverso un bando, con l’obiettivo di di rigenerare e valorizzare i luoghi legati alla storia degli antichi Stati degli Este, con finalità culturali, di attrattività e turismo, a beneficio delle comunità locali e del sistema-paese.

A Reggio Emilia il ministero ha assegnato 14,5 milioni di euro.

Attraverso gli interventi di riqualificazione in corso o in fase di progettazione da parte del Comune, per il recupero e la valorizzazione di luoghi di rilievo storico, culturale e ambientale quali Parco e Reggia di Rivalta, Passeggiata Settecentesca (corso Garibaldi, via Ariosto e viale Umberto I) e Complesso monumentale del Mauriziano, il Progetto attiva importanti interventi su mobilità sostenibile e sicurezza stradale, illuminazione pubblica e qualità urbana, restauri di beni culturali e una implementazione del patrimonio verde nei parchi e aree verdi dei siti storici oggetto di intervento: dalle 947 piante oggi presenti a 1.677 al termine dei lavori, con un incremento del patrimonio di 730 unità. A queste si aggiungeranno 35.000 essenze arbustive, che andranno a comporre ad esempio cespugli e siepi nei diversi parchi ed aree verdi che rientrano nel perimetro del Progetto Ducato Estense a Reggio Emilia.
La Passeggiata Settecentesca è il percorso di circa tre chilometri che si snoda dal centro storico di Reggio Emilia – piazza Gioberti e Palazzo Ducale di città oggi sede della Prefettura – fino al ponte di San Pellegrino, da dove si prosegue per altri tre chilometri fino alla Reggia di Rivalta, attraverso il Parco fluviale del Crostolo.

Viale Umberto I, già passeggiata nella seconda metà del Settecento, e corso Garibaldi/via Ariosto, sorto sul vecchio alveo del Crostolo, sono i principali viali storico-monumentali di collegamento fra la città e la Reggia di Rivalta. La continuità tra questi assi alberati, ritmata dagli slarghi e dalle piazze che vengono attraversati – piazza Gioberti, piazza Roversi, piazza XXIV Maggio, piazza Diaz, piazza Cadorna e piazza Lepanto – costituisce un importante segno urbano e paesaggistico tra la pianura e la montagna. L’elemento dell’acqua accompagna il percorso, dalla sinusoide di corso Garibaldi alle due fontane monumentali di viale Umberto I fino alle vasche della Reggia di Rivalta.

Nell’ambito del complesso progetto di recupero e valorizzazione dell’intera Passeggiata Settecentesca si colloca l’intervento di riqualificazione di viale Umberto I nel tratto tra l’incrocio con via Codro (piazza Cadorna) e quello con via Magati (presso piazza Lepanto-ponte di San Pellegrino), per un importo di circa 1,8 milioni euro.

L’intervento di restauro, riqualificazione e valorizzazione della Passeggiata Settecentesca, e in essa il ‘cannocchiale’ di viale Umberto I che ne costituisce un elemento inconfondibile e identitario, cerca un equilibrio nella spiccata complessità dell’orditura urbana, tra lo ‘spirito del luogo’ e lo ‘spirito del tempo’.

Nel primo campo – ritrovare lo Spirito del luogo – rientrano il restauro dei manufatti; il restauro, la manutenzione e la conservazione del verde; il restauro dell’impianto storico e la valorizzazione del bene pubblico.

Nel secondo campo – leggere lo Spirito del tempo presente – rientrano le eventuali nuove funzioni, la sicurezza urbana e stradale, la accessibilità e fruibilità dello spazio.

Per la sua storia, la sua antica funzione e caratterizzazione, viale Umberto I è classificato quale Bene culturale; è definibile come Giardino storico, ovvero una composizione architettonica e vegetale che presenta un interesse pubblico. Perciò, in base alla Carta di Firenze (per la salvaguardia dei Giardini storici), è considerato come un monumento.

Il viale si qualifica anche come strada urbana di quartiere interna a una zona di particolare rilevanza urbanistica e residenziale, oltre che quale spazio pubblico polifunzionale.

I manufatti di pregio storico-architettonico che adornano il viale sono degradati dal tempo e dall’azione dello smog. Il restauro delle due fontane, la cui posizione si è abbassata nel corso dei secoli, prevede di riportarle a una quota più visibile, allontanandole dal traffico delle auto grazie alla creazione di due nuovi slarghi pedonali. Saranno ripristinati un unico getto d’acqua sul decoro centrale e risistemata la vasca di ciascuna delle due fontane. I quattro obelischi oggi sono poco visibili e necessitano di manutenzione: il progetto prevede la loro pulizia e valorizzazione.

L’illuminazione del viale, soprattutto nella parte alberata, è oggi scarsa, e i pali della parte centrale sono molto deteriorati. Il progetto illuminotecnico propone l’introduzione di lanterne su palo, già utilizzate per i tratti recuperati di viale Umberto I, e di una illuminazione specifica per gli elementi di pregio storico-architettonico (fontane e obelischi). Le lanterne su palo avranno una disposizione alternata tipo “quinconce” che permetterà una maggiore illuminazione del parco e del viale introducendo maggiore sicurezza. Per fontane e obelischi verranno utilizzati proiettori a led.

I percorsi ciclopedonali, in particolare quelli centrali, sono in parte sollevati a causa dalle radici degli alberi. Per incrementare la sicurezza e garantire l’accessibilità ai disabili, il progetto prevede di distinguere i percorsi ciclabili (esterni) da quelli pedonali (interni): due percorsi centrali ai lati della viabilità carrabile verranno dedicati alla mobilità pedonale, mentre i due percorsi laterali, più esterni, saranno destinati alla mobilità ciclabile, limitandone quindi l’uso promiscuo a vantaggio delle sicurezza sia dei pedoni che dei ciclisti. Sui percorsi ciclabili e pedonali, si sostituirà la pavimentazione (non più conglomerato bituminoso ma calcestre, un materiale più naturale) e si incrementeranno l’illuminazione pubblica e gli elementi di arredo urbano. Grazie alla creazione di due nuovi slarghi pedonali sarà inoltre possibile sostare in prossimità delle fontane storiche.

Il tratto di viale Umberto I è attualmente esposto a incidenti stradali e traffico congestionato, soprattutto nelle ore di punta. Per fluidificare il traffico, limitare la velocità e garantire una maggiore sicurezza, il progetto prevede alcune azioni approvate in via esecutiva dalla giunta in questi giorni. Si inserisce una rotonda all’incrocio tra viale Umberto I e via Codro. Per moderare gli ingressi e le uscite su via Codro e via Pariati sono previste inoltre delle piattaforme rialzate; è in previsione l’installazione di due impianti semaforici a chiamata, a protezione degli attraversamenti degli utenti della scuola elementare. Viale Umberto I verrà dotato infine di uno spartitraffico centrale continuo con cordoli sagomati in pietra e illuminazione centrale per disincentivare le inversioni di marcia, che sono la causa principale di incidente, ed evidenziare l’aspetto monumentale del viale. Nel sistema della mobilità carrabile di viale Umberto I saranno introdotti dunque elementi funzionali alla razionalizzazione e messa in sicurezza degli incroci, alla moderazione delle velocità e alla sicurezza delle utenze più deboli, in piena conformità con le indicazioni adottate dal Piano urbano della mobilità.

Il progetto del Verde per viale Umberto I dialoga con gli input progettuali precedenti.

I rilevamenti dello stato di fatto del verde lungo il viale indicano il ritmo di progressivo ammaloramento del patrimonio vegetale: se nel rilevamento del 2017 si erano contati 510 alberi, nel rilievo del 2019 se ne sono contati 483, ovvero 27 esemplari in meno in due anni.

Lungo il segmento sud di viale Umberto I (da piazza Cadorna a piazzale Lepanto), si passerà dagli attuali 483 alberi a 555 a fine lavori, con una rimozione prevista di 119 esemplari, 191 nuove piantumazioni e quindi con un incremento di 72 esemplari.

Del viale sono stati individuati:

– fra i punti di debolezza, disomogeneità delle specie vegetali, problemi fitoiatrici, problemi di stabilità, scarsa vigoria, ridotto sesto d’impianto (incerta e lacunosa disposizione geometrica delle piante), ‘dominio’ e quindi ‘conflittualità’ di alcune specie su altre, ridotta efficacia ecologica;

– fra i punti di forza, l’impianto compositivo dei doppi filari del viale, prospicienti le carreggiate stradali.

Si interviene perciò sul verde di viale Umberto I, come discusso in Consulta verde, con:

– la manutenzione dei doppi filari di tigli del viale, attraverso l’integrazione puntuale delle ‘fallanze’, cioè con la piantumazione di nuovi alberi nei punti in cui non vi sono più alberi;

– il restauro programmato dei doppi filari dei controviali con il rinnovamento completo del filare interno con tigli o con il rinnovamento programmato del filare esterno con tigli.

Il percorso di approfondimento proseguirà con i cittadini, con due appuntamenti pubblici – il primo dei quali previsto a metà del prossimo febbraio – volti a presentare ulteriormente gli interventi di riqualificazione del tratto di Passeggiata corrispondente a viale Umberto I e alla Reggia di Rivalta. Analogamente a quanto compiuto lo scorso anno con tre incontri pubblici promossi dal Comune – in febbraio 2018 alla scuola Canossa, in aprile nella assemblea alla sala riunioni parrocchiale del Buon Pastore e nel successivo novembre con la Camminata di quartiere alla scoperta del viale, delle sue potenzialità e dei suoi punti di debolezza con progettisti, storici ed archeologi, membri della Consulta verde, rappresentanti di associazioni e comitati – e per rispondere a una domanda di ulteriore approfondimento da parte dei cittadini, sono previsti: un incontro di presentazione del progetto e successivamente, con un altro appuntamento, una visita guidata e illustrata da esperti (storici, archeologi, botanici, paesaggisti) del percorso settecentesco dalla Reggia di Rivalta a viale Umberto I.

L’avvio dei lavori di riqualificazione e rifunzionalizzazione di viale Umberto I è previsto nella seconda metà del 2020, dopo la già avvenuta autorizzazione da parte della Sovrintendenza e gli esami della Commissione per la qualità architettonica ed il paesaggio e della Consulta verde del Comune.

Per la riqualificazione del Parco, del Giardino segreto e del Palazzo della Reggia di Rivalta è in corso la progettazione esecutiva.

Nel Parco della Reggia di Rivalta si avrà un importante intervento di piantumazione, che porterà dagli attuali 152 alberi a 731 con un incremento di 579 esemplari. Saranno conservati come previsto gli esemplari di gelso e saranno mantenuti ai bordi del percorso centrale del parco.

Nel parco del Mauriziano, conclusi i lavori di riqualificazione e manutenzione del verde, si passerà dagli attuali 237 alberi a 273 esemplari, con un incremento di 36 alberi; lungo il tratto sud di via Ariosto, da gli attuali 30 a 51 alberi, con un incremento di 21 esemplari.

Infine, come detto, lungo il segmento sud di viale Umberto I (da piazza Cadorna a piazzale Lepanto), si passerà da 483 alberi a 555, con un atterramento previsto di 119 esemplari, 191 nuove piantumazioni e quindi con un incremento di 72 esemplari.

A fronte delle 947 piante oggi presenti nei diversi siti storici, al netto delle essenze che dovranno essere abbattute per ragioni di progetto e ragioni e stato di salute i, gli alberi saranno 1.677 al termine dei lavori, con un incremento del patrimonio di 730 unità rispetto a oggi. A queste piante ad alto fusto, vanno aggiunte le 35.000 essenze arbustive, che andranno a comporre ad esempio cespugli e siepi nei diversi parchi ed aree verdi che rientrano nel perimetro del Progetto Ducato Estense a Reggio Emilia.