Una violenza furiosa accompagnata da minacce di morte del tipo: "Da qua non esci. Oggi la facciamo finita".
La donna, una 47enne italiana, non è riuscita a opporre alcun tipo di difesa né di resistenza alla furia dell’uomo. Tuttavia, in un momento in cui ha raccolto l forze si è divincolata dalla presa ed è fuggita dal letto.
L’istinto di aprire la porta di casa l’ha salvata: scesa giù per le scale si è ritrovata davanti una pattuglia dei carabinieri, allertati dai vicini preoccupati per le urla. I militari le hanno assicurato i soccorsi bloccando l’uomo, un 30enne nordafricano, che cercava di uscire dal retro del condominio.
La donna con il volto tumefatto è stata trasportata in ospedale e giudicata guaribile con una prognosi di 7 giorni per un ematoma orbitale destro. Per questi gravi fatti di violenza domestica (che si erano verificati a Reggio nel dicembre 2015) il 30enne nordafricano, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Reggio Emilia che hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura reggiana, divenuta definitiva la sentenza di condanna a 1 anno e 1 mese di reclusione per i reati di lesioni personali e maltrattamenti in famiglia.
L’uomo è stato scortato in carcere dai carabinieri che hanno dato esecuzione al provvedimento restrittivo dopo la sentenza di condanna emessa dal gip del tribunale di reggio Emilia, divenuta definitiva a seguito della decisione della Corte Suprema di cassazione che dichiarava inammissibile il ricorso.
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