Reggio. Morto a 97 anni il fotografo Stanislao Farri, il cordoglio di Vecchi: grande artista

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Stanislao Farri nasce nel 1924 a Bibbiano da un’umile famiglia di origine contadina. Nel 1949 lascia la bottega di calzolaio del padre per lavorare, in città, come apprendista tipografo. Nel 1943 partecipa per la prima volta ad una mostra fotografica collettiva. Nel 1955 lascia il lavoro da tipografo e abbraccia quello del fotografo professionista mettendo a frutto l’esperienza maturata nel campo amatoriale che ha mantenuto sempre viva per tutta la sua carriera. Farri ha partecipato ad oltre 500 mostre italiane e straniere ottenendo riconoscimenti internazionali nel settore dilettantistico, mentre in quello della fotografia professionale, si è distinto nel campo della documentazione dei beni culturali e nel campo industriale, lasciando una preziosa attestazione della storia del lavoro nella sua amata città, Reggio Emilia. Farri ha intrapreso anche un’intensa attività di indagine relativa alla cultura materiale come, ad esempio, le ricerche sui caseifici e sugli usi e costumi delle classi più umili, arrivando a costituire, nella moltitudine dei soggetti, un archivio di straordinaria importanza. La sua bibliografia conta più di settanta titoli e consiste in prestigiosi volumi sia sulla documentazione dei beni culturali sia della sua ricerca personale.

L’archivio fotografico di Stanislao Farri, pervenuto alla Biblioteca Panizzi dal 1995 al 2006 in più lotti, è costituito da oltre 170.000 pezzi. La sua professione si è articolata, nel tempo, in diversi momenti: quello del puro piacere di praticare fotografia; l’attività professionale nell’ambito dei beni culturali, che sfocerà in un grande impegno editoriale, così come quella nel campo industriale, ed infine quella legata alla ricerca sul territorio, in cui Farri ha fatto dialogare i generi fotografici offrendoci nuovi e inediti punti di vista per riscoprire le diverse identità culturali del reggiano. Così facendo l’archivio fotografico di Stanislao Farri è divenuto, nel tempo, un repository dalle numerose valenze che, storicizzandosi, offre un servizio indispensabile alla comunità degli studiosi.

“Nel 2018, la Biblioteca Panizzi gli ha dedicato una retrospettiva dal titolo: Stanislao Farri e l’archivio dell’Utopia, per celebrare e rendere omaggio alla vastità del fondo da lui composto in anni di intensa attività – ricorda il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi – La comunità reggiana, grazie all’archivio custodito in biblioteca Panizzi, non dimenticherà questo grande artista e la ricca produzione di uno dei più significativi maestri della fotografia reggiana. In questo momento di lutto desidero rivolgere a parenti e a tutti coloro che conoscevano e apprezzavano Stanislao Farri i sentimenti di cordoglio e di vicinanza a nome mio personale e dell’Amministrazione comunale di Reggio Emilia”.