Reggio. La Lega torna in piazza con i gazebo per l’autonomia

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La Lega torna in mezzo alla gente e questo fine settimana sarà presente con i suoi gazebo nella provincia reggiana: 18 febbraio a Castelnovo Sotto, Gattatico e Puianello e il 19 febbraio a Scandiano, Correggio, Castelnovo Monti, Reggio Emilia e Montecchio Emilia.

“Anche la Lega Reggio Emilia ha aderito con grande entusiasmo alla iniziativa sull’autonomia, promossa dalla Segreteria Regionale Emilia.
Nelle due giornate di Sabato 18 e Domenica 19 Febbraio, saremo presenti in vari comuni del territorio reggiano con presidi informativi e banchetti, a disposizione dei cittadini e simpatizzanti, per promuovere i vantaggi in materia di sanità, istruzione e tutela dell’ambiente che porterebbe nella nostra regione, la gestione autonoma differenziata e soprattutto ad evidenziare il problematico cambio di rotta del Governatore Bonaccini, probabilmente motivato da strategie elettorali personali.

Siamo la regione capofila a livello nazionale di questa iniziativa.

Anche per questo ringrazio il promotore Commissario Emilia Matteo Rancan, i nostri segretari di sezione e tutti i militanti che si sono resi disponibili, come sempre, con impegno e partecipazione alla preparazione di questo importante evento”. Ha commentato Roberto Salati, segretario provinciale della Lega reggiana e consigliere comunale di Reggio Emilia.
Anche Alessandro Rinaldi, segretario cittadino della Lega e consigliere comunale di Reggio, sarà presente ai banchetti sia sabato che domenica: “Nonostante il passo indietro di Bonaccini che ora sconfessa il contenuto della preintesa del 2018 sull’autonomia regionale per interesse personale nella corsa alla segreteria del PD, la Lega continua a portare avanti questa battaglia che semplificherebbe la burocrazia e i procedimenti permettendo alle regioni di gestire autonomamente funzioni e risorse che ora sono concorrenti tra stato e regione.
I militanti della Lega di Reggio saranno disponibili ad informare la cittadinanza sul contenuto di questo progetto di riforma portato in consiglio dei ministri dal ministro Calderoli”.