Reggio, il 18 ottobre in Fonderia i “Love Poems” della MM Contemporary Dance Company

Duetto inoffensivo ph. Tiziano Ghidorsi

Martedì 18 ottobre la Fonderia di Reggio farà da cornice ai “Love Poems” della MM Contemporary Dance Company, una serata composta da tre nuove coreografie tutte all’insegna del contemporaneo: “Duetto inoffensivo” (estratto da “Rossini Cards”) di Mauro Bigonzetti, rimontato per l’occasione; “Brutal Love Poems” di Thomas Noone e “Vivaldi umane passioni” di Michele Merola.

I tre lavori saranno interpretati da otto danzatori e danzatrici della MM Contemporary Dance Company, realtà di eccellenza della danza italiana, con una consolidata attività di spettacoli su tutto il territorio nazionale. 
Le coreografie, unite dal comune denominatore di una spiccata musicalità, sono caratterizzate da una forte implicazione tanto interpretativa quanto tecnica, che metterà in luce la versatilità stilistica e la straordinaria bravura dei danzatori e delle danzatrici della compagnia: da un brano all’altro, la danza diventerà tutt’uno con la musica, sposandone la ricchezza compositiva grazie a coreografie che privilegiano il movimento, la plasticità, ma anche l’importanza del singolo gesto.

“Duetto inoffensivo” è un duetto appassionato e intenso: nelle due donne in scena c’è condivisione, intesa, ma anche disaccordo, e si possono ritrovare condensati i caratteri e le storie di più personaggi femminili. Dal loro incontro, in un ripetersi e alternarsi continuo di complicità e conflitto, nasce uno scambio di energie, sentimenti ed emozioni legate alle delusioni d’amore.

Crudo e dinamico, “Brutal Love Poems” esplora il lato “selvaggio” che ognuno nasconde dentro di sé e che si rivela solo nei momenti più intimi. In qualche modo questa rivelazione, di essere più primordiale, terribile e brutale, si manifesta sempre e solo davanti a chi è più vicino, alla persona amata. 
Un’opera astratta, non narrativa, in cui la risonanza dei movimenti echeggia e si combina per formare un tutto, cercando di intrattenere, provocare e sedurre.

In “Vivaldi umane passioni”, infine, Merola punta sempre più in alto, convinto che sia possibile esprimere in danza gioie, tenerezze, rabbia, attese, pulsioni, tormenti. È nelle pagine dei grandi compositori che Merola ama ricercare prospettive, simmetrie, assonanze tra l’umano sentire e la musica: nasce da questa volontà l’incontro con Vivaldi, per una nuova produzione dove secondo il coreografo “il rapporto tra musica e movimento fa la parte da leone”.