La Rete dei residenti (Re.Re) del quartiere stazione di Reggio ha denunciato un fenomeno apparentemente insolito, collegato – anche se il nesso a prima vista è difficile da cogliere – a un problema ormai dilagante: l’aumento dei furti di tergicristalli dalle auto in sosta. Il motivo? Le “gommine” di questo oggetto sono usate dai fumatori di crack per pulire la pipa tra una fumata e l’altra.
Il fenomeno, a detta della Re.Re., “è difficilmente quantificabile, immaginiamo che non siano molte le denunce di furto del tergicristalli o della gommina dello stesso dalla propria auto parcheggiata. Chi perde tempo ad andare in Questura per un oggetto che tanto non ti ritroveranno? Un’imprecazione, la colpa a qualche gruppo di nullafacenti che aveva voglia di fare un dispetto o qualche danno per passare il tempo, e si va ad acquistare un nuovo tergicristallo”.
Ma per i residenti della zona della stazione ferroviaria storica “basta passare al mattino in uno dei luoghi di bivacco e ‘socializzazione’ serale e notturna per documentare l’utilizzo alternativo e vedere dove finiscono i tergicristalli degli ignari automobilisti che utilizzano le strisce blu intorno alla stazione”.
Cosa fare, allora? “Potremmo andare tutti a denunciare il furto del nostro tergicristallo, per far emergere il problema, ora che sappiamo che non è successo solo a noi perché qualcuno ha preso di mira la nostra macchina per farci un dispetto. Oppure possiamo chiedere a UP una distribuzione di ‘gommine’ per tergicristallo a metà mese ai fumatori, così da proteggere le auto in sosta”.
Quest’ultimo riferimento è all’Unità di strada della Comunità Papa Giovanni XXIII, che tra il 2020 e il 2021 ha avviato in via sperimentale un’azione di distribuzione gratuita di pipe per fumare crack alle persone con questa dipendenza: inizialmente una distribuzione “a pioggia”, che poi dal 2023 è diventata più mirata, con una pipa al mese per ciascun consumatore abituale. Si tratta di pipe che, attraverso bocchini personali e garze per sterilizzare il tutto, mirano a ridurre quanto più possibile il rischio di infezioni per coloro che fanno uso di crack.
There are no comments
Partecipa anche tu