Reggio. FdI: Angeli e Demoni, la politica e l’opinione pubblica non accettino l’obbligo al silenzio

Municipio di Bibbiano

Scrivono in una nota Alberto Bizzocchi, coordinatore provinciale Fratelli d’Italia e Giuliano Braglia, responsabile cittadino politiche familiari e affidi: “Nel discorso all’apertura dell’anno giudiziario il presidente vicario della Corte d’Appello di Bologna Roberto Aponte si è scagliato contro “la gogna mediatica e l’odio sul web” nei confronti del tribunale dei minori conseguente ai fatti di Bibbiano, aggiungendo che sulle vicende di Angeli e Demoni ci sarebbe stata “una campagna strumentale” volta alla delegittimazione della magistratura. Tralasciando la velata accusa ai magistrati inquirenti di aver reso nota la connivenza di alcuni giudici minorili con i Servizi Sociali della Val d’Enza, il fatto che il magistrato che ricopre il ruolo più alto nella Regione si esprima su fatti ora a giudizio di primo grado e con una condanna già comminata ha l’aria di una indebita, intollerante pressione sui giudici di primo grado ai quali viene fatta presente una precisa interpretazione del Tribunale di grado superiore tramite il suo vertice. Questa presa di posizione sulla stampa appare a tutti gli effetti come un anticipo di sentenza di appello. Nel tentativo di difendere un Tribunale Minorile le cui carenze e mancanze sono state rilevate da più fonti, anche interne, vediamo quindi una discesa in campo schierandosi in un’inaccettabile difesa d’ufficio. Agli occhi di Fratelli d’Italia questa dichiarata rinuncia alla “terzietà” di un magistrato giudicante in nome di una presunta “autodifesa corporativa”, che vorrebbe pure obbligare l’opinione pubblica e la politica al silenzio, è gravissima.

Ricordiamo infine che le uniche e vere vittime di un sistema affidi inquinato sono i bambini sottratti dai servizi sociali. E nessun altro”.