Reggio. De Lucia (Pd): no alle ronde politiche a Reggio Emilia

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Nella sera di lunedì 3 febbraio, alcuni cittadini non ben identificati, e presumibilmente non abitanti del quartiere indicato, hanno effettuato una “passeggiata per la sicurezza” in via Turri e zone limitrofe la stazione.
L’iniziativa era pubblicizzata in un comunicato diramato da una formazione politica di estrema desta (Forza Nuova), ma non firmato da nessuna persona fisica.

Questa formazione politica di estrema destra nel documento invitava i cittadini a “scendere attivamente con noi per le strade della nostra città per riprendersi ciò che è loro di diritto, per vigilare le strade contro il caos che le governa. Ci siamo sempre stati e continueremo a marciare col viso scoperto al fianco del popolo italiano, contro quel sottopotere becero ed antifascista che da una parte manganella i patrioti e dall’altra coccola i clandestini. Il nostro appuntamento è per le prossime settimane presso varie strade di Reggio, Scandiano, San Martino in Rio, Rubiera ed altri comuni”.

E’ compito delle Forze dell’Ordine e del Prefetto la gestione dell’ordine pubblico e della pubblica sicurezza, non è certamente un compito che possono esercitare militanti politici estremisti e violenti.
E’ compito dell’amministrazione comunale collaborare e sostenere le forze dell’ordine, nell’interesse nella collettività e per il benessere di tutti i cittadini e persone presenti sul territorio.
Vi è già in essere una convenzione denominata “controllo di comunità” messa in essere dall’amministrazione comunale di Reggio Emilia in collaborazione con le forze di polizia locali. Che questa convenzione offre al cittadino la possibilità di essere parte attiva del controllo e della sicurezza del territorio comunale. Compito dell’autorità di Pubblica Sicurezza è dunque quello di garantire le condizioni di pace sociale, prevenendo i fattori che potenzialmente la minacciano ed eliminando gli stati di turbativa anche quando questi stati turbativi sono messi in atto da gruppi di cittadini organizzati per un presunto diritto di controllo esplicitato con intimidazioni o prevaricazioni effettuate tramite ronde autogestite.

Nella vicina Forlì nel 2018 per questo motivo c’è un processo a carico di 18 militanti di Forza Nuova, le ronde non sono possibili. L’articolo 134 del testo unico delle Leggi di pubblica sicurezza (Tulps) non permette le “passeggiate per la sicurezza”. Si tratta sostanzialmente di ronde serali nei punti di maggior rischio per la sicurezza. L’accusa, in sostanza, è quella di aver svolto attività di vigilanza e custodia di beni altrui senza l’autorizzazione del prefetto. Si tratta della legge che vieta, in sostanza, di organizzare forze di polizia private senza il consenso delle autorità di pubblica sicurezza. La fonte normativa è la stessa che impone alle agenzia di guardie giurate e metronotte di avere un via libera della Prefettura.

Forza Nuova è un movimento politico fondato nel 1997 da Roberto Fiore (ex Terza Posizione), l’organizzazione che alla fine degli anni Settanta ha riunito alcuni dei criminali più violenti della destra eversiva.
Negli ultimi anni crescono soprattutto le violenze contro gli immigrati promosse da militanti di Forza Nuova. Un esempio recente è l’inchiesta del Ros denominata “Banglatour”, avviata dopo che 80 immigrati bengalesi erano finiti al pronto soccorso per essere stati pestati. Secondo l’accusa i raid partivano da due sedi di Forza Nuova a Roma. Dove i minorenni venivano «addestrati a usare coltelli e spranghe in una palestra di odio e violenza».
Le uniche cifre ufficiali su Forza Nuova nel suo insieme sono state fornite dal Ministero dell’Interno: in 65 mesi, tra il 2011 e il 2016, ben 240 denunce e dieci arresti. Quattro raid al mese. Un attacco neofascista alla settimana.

Commenta il consigliere comunale PD Dario De Lucia: “Nel documento approvato condanniamo le ronde e diciamo al Sindaco di portare la posizione al tavolo della sicurezza pubblica, dove sono presenti Prefettura e Forze dell’Ordine, la posizione di contrarietà del Consiglio Comunale allo svolgimento di ronde autogestite sul territorio reggiano proprio come dice il testo unico delle Leggi di pubblica sicurezza. Faremo una commissione pubblica sul tema ronde alle presenza delle forze dell’ordine, Forza Nuova e qualsiasi altro gruppo che propone ronde per sostituirsi alle forze dell’ordine non è ben voluto qui a Reggio Emilia. Mi spiace che in Sala del Tricolore si siano astenute (m5s) non abbiano partecipato al voto (Lega), la legalità e il supporto alle forze dell’ordine dovrebbero essere un tema trasversale a tutte le forze politiche della città”.