Reggio. “227mila euro per comunicazione mandato del sindaco”, De Lucia e Aguzzoli: si poteva spenderli meglio

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Scrivono in una nota i consiglieri comunali di Coalizione Civica Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli: “Il Comune di Reggio Emilia ha affidato il 20 Dicembre 2021 in appalto un servizio di ideazione e progettazione di un piano di comunicazione integrata a supporto del programma di mandato 2021-2024, sostanzialmente per due anni e mezzo, da qui a fine legislatura, ad Auki srl per un valore complessivo di 227mila e 212 euro (186mila e 240 euro più Iva). Lo si evince da una determinazione dirigenziale che si allega. La cifra ricadrà sul bilancio 2021-2022-2023.

La Auki srl ha vinto con il ribasso d’asta più basso (la base era di 192mila euro) ottenendo un punteggio tecnico molto alto che le è valso il primo posto.

Il Comune di Reggio Emilia, stando all’ultima variazione di bilancio di Novembre 2021, slitterà 35 milioni di investimenti e vengono cancellati 9 milioni di investimenti (in particolare sulle scuole e sport). Il debito pubblico del comune pro capite a inizio legislatura nel 2019 era 345 euro a cittadino mentre nel 2023 quasi raddoppierà a 668 euro. Infatti il Comune porterà nel 2023 l’indebitamento a oltre 7 milioni.

Proviamo a dare possibili soluzioni alternative per impiegare 227mila euro di denaro proveniente dalle tasse dei cittadini. Sia chiaro che il nostro comune non è sguarnito dal punto di vista dei servizi di comunicazione, anzi rispetto ad altri comuni capoluogo della regione spende molto di più, solo il Sindaco ha in forze oltre 100.000€ di staff sulla comunicazione.

1. Realizzare opere pubbliche eliminate dal bilancio per carenza di fondi.
La somma di 227mila euro impiegata per i nuovi progetti di comunicazione della Giunta potevano essere realizzate in toto o in parte opere pubbliche durevoli che, come si legge dalla variazione sono state eliminate, interessano il mondo della scuola e dello sport reggiano. Ad esempio l’ampliamento della Scola Bergonzi per 125.000€ e la riqualificazione degli spogliatoi e tribuna dell’Ex Sporting. Oppure ancora la realizzazione del manto erboso in sintetico del campo calcio a 9 Rosta Fides.

2. Supporto alla spesa di welfare: buoni spesa o potenziare l’organico degli assistenti sociali. Ad esempio organizzando il conferimento di nuovi buoni spesa ai cittadini reggiani in difficoltà o ancora la creazione di un bando per l’assunzione di un assistente sociale, con 227mila il Comune avrebbe coperto lo stipendio per 9 anni. L’esempio non è casuale, ad oggi ci segnalano che gli assistenti sociali del Comune di Reggio Emilia hanno tra le 100 e le 120 persone da seguire alla volta.

3. Supportare le partecipate in difficoltà come ASP Città delle Persone o investire su Fondazione E35. Infine sono stati dati ristori alle partecipate per quasi 3 milioni di Euro, in particolare ad Asp città delle Persone per 580.000€ a fronte della situazione non positiva di bilancio che sta attraversando a causa del covid. I soldi potevano essere usati per sostenere la nuova partecipata che si occupa di anziani e minori.

Oppure riprendere la nostra proposta votata (ma mai realizzata) in Sala del Tricolore di potenziamento della partecipata Fondazione E35 che per il comune di occupa di concorrere a bandi nazionali e internazionali portano sul territorio ogni anno decine di milioni di euro. Nuovo personale in questa stagione dove possiamo intercettare grandi risorse grazie a Next Generation EU e del PNRR sarebbe non solo auspicabile e strategico ma anche una azione intelligente a beneficio della città.

Perseguendo i criteri di efficacia e efficienza che interessano la gestione dei soldi pubblici viene da chiedersi se la priorità sia la comunicazione del mandato del Sindaco e Giunta o gli investimenti su scuola e sport, aiuto alle famiglie o ai sevizi social o ancora investimenti strategici per l’ente che possono portare nuove risorse per investimenti sul territorio.

Per questo abbiamo depositato oggi una interpellanza pubblica rivolta al sindaco dove poniamo tre chiare e lineari domande:

1. Se questa spesa era necessaria e perché?
2. Se il servizio di comunicazione dedicato alla Giunta, Sindaco e all’Amministrazione (solo il sindaco ha oltre 100.000€ annui di spesa di staff) non è sufficiente o in grado di realizzare i servizi richiesti.
3. Se si è valutato di impiegare la somma di 227mila euro invece per coprire i bisogni delle spese del welfare o per realizzare opere pubbliche per scuola e sport cancellate dalla variazione di bilancio”.