Promuovere e sostenere “l’accordo tra le Prefetture della regione, sollecitando in primo luogo quelle che non hanno ancora raccolto l’invito, così come le Province e i Comuni sedi di stazioni ferroviarie, allo scopo di attivare servizi specifici volti a prevenire gli atti di violenza e aggressione ai danni al personale del trasporto pubblico locale e regionale, coordinando i servizi delle forze dell’ordine e potenziando contestualmente il controllo del territorio e il contrasto di atti vandalici e altri comportamenti criminosi”.
L’impegno è chiesto dal consigliere Federico Amico (Emilia-Romagna Coraggiosa) dopo le recenti aggressioni sui mezzi del trasporto pubblico locale, e anche nazionale, “in particolare sui treni, all’interno delle stazioni ferroviarie e nelle aree limitrofe, soprattutto nelle ore serali”. Fenomeni che preoccupano i cittadini e “negli ultimi anni le rappresentanze sindacali hanno più volte segnalato che la sicurezza sui mezzi e nelle stazioni è andata via via diminuendo, con gravi rischi per l’incolumità del personale e dei passeggeri”. E Amico ha ricordato la recente aggressione a una capotreno, sulla tratta Milano-Reggio Emilia, che ha riportato 8 giorni di prognosi dopo essere stata presa a pugni da alcuni ragazzi senza biglietto.
L’assessore a Trasporti e infrastrutture, Andrea Corsini, ha detto che la “Regione continuerà a partecipare ai tavoli per la sicurezza in prefettura. Occorre condividere la azioni da mettere in campo per il contrasto alle aggressioni e aumentare il livello di percezione della sicurezza sui mezzi. Da anni, la Regione finanzia un servizio di vigilanza armata itinerante in alcune stazioni e ha approvato, per il terzo anno, risorse per 125mila euro destinati alla sicurezza e alla prevenzione dei vandalismi. E lo faremo anche nel 2023. Inoltre, esiste un progetto di Fer, con un investimento di 7 milioni di euro, per implementare una control room, nella stazione di Bologna centrale Bo, dedicata alla videosorveglianza delle stazioni della rete regionale. Ricordo che su tutti i mezzi pubblici è garantito il trasporto gratuito per gli appartenenti alle Forze dell’ordine, per disincentivare le violenze e collaborare con il personale”.
Il Decreto del 2017, ha proseguito Amico, prevede che le Regioni possano sostenere progetti per la sicurezza integrata e rafforzare la collaborazione con prefetture, sindacati e gestori del trasporto pubblico. Corsini ha affermato di aver promosso un incontro con le prefetture, “ma queste non hanno dato corso al coordinamento in cui era stato chiesto anche l’utilizzo della polizia locale”. Anche i sindacati, rimarca il consigliere, hanno chiesto, continua Amico, investimenti e risorse economiche per migliorare la sicurezza di chi lavora, ma “lamentano però di non essere ancora stati coinvolti nella discussione sul nuovo Piano sicurezza”.
Amico si è detto soddisfatto dell’investimento di Fer per la videosorveglianza e ha invitato la giunta a continuare a parlare con i sindacati e mettere in sicurezza il personale viaggiante.
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