Reggio. Piazzale Europa: 11 arresti per fermare il giro di spaccio

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Con l’esecuzione di 12 provvedimenti cautelari, emessi dal Giudice per le indagini preliminari Andrea Rat ed eseguiti nelle ultime 48 ore a carico di altrettanti indagati, la Polizia locale di Reggio Emilia ha stroncato un rilevante giro di spaccio di stupefacenti, la cui principale ‘base’ era in piazzale Europa, nel quartiere Santa Croce esterno, alle spalle della stazione ferroviaria centrale della città emiliana.

Si tratta di 11 misure di custodia cautelare in carcere, a cui si aggiunge un divieto di dimora.

I dettagli dell’indagine e del blitz conclusivo sono stati descritti stamani in una conferenza stampa dal comandante della Polizia locale di Reggio Emilia Stefano Poma, insieme con la vicecomandante Mariella Francia e il personale del Nucleo anti-degrado della Polizia locale, che ha operato in questa circostanza.

“Le indagini, meticolose e durate diversi mesi – ha spiegato il comandante Poma – hanno permesso di individuare con certezza e poi, con la collaborazione della Questura di Reggio Emilia, di identificare formalmente gli autori dello spaccio, tutti di età molto giovane e senza fissa dimora, che trovavano riparo in capannoni abbandonati delle ex Officine Reggiane. Lo spaccio veniva svolto con alcune scaltrezze: gli autori, ad esempio, cercavano di restare fuori dalle inquadrature delle telecamere fisse del terminal bus di piazzale Europa, non sapendo però di essere ripresi dalle nostre telecamere di servizio; nascondevano gli stupefacenti, di solito in piccole o piccolissime quantità, sotto le auto in sosta o tra i cespugli e le siepi che delineano i settori del parcheggio. Piccole quantità che, di volta in volta, venivano prelevate e cedute singolarmente o messe gradualmente assieme, costituendo quantitativi maggiori. Abbiamo rilevato un’attività di spaccio molto intensa, con oltre 100 cessioni documentate, a orari diversi delle giornate, a persone di ogni età, da minorenni a padri di famiglia. In prevalenza, si trattava di hascisc e marijuana.

“Delineato in maniera precisa il quadro della situazione, con il coordinamento della procura della Repubblica e dopo l’emissione dei provvedimenti cautelari da parte del Gip di Reggio Emilia – ha aggiunto il comandante – abbiamo proceduto all’esecuzione delle ordinanze, trovando le persone interessante alle ex Reggiane. Non risulta ad ora un eventuale ‘coordinatore’ fra i 12 coinvolti.

“Questa indagine trae origine anche dai controlli che abbiamo svolto, e continueremo a svolgere nei prossimi mesi, nell’ambito del progetto Scuole Sicure – ha concluso Poma – Desidero infine ringraziare l’Arma dei Carabinieri e la Polizia di Stato per la collaborazione, in questa come in altre operazioni svolte dalla nostra Polizia locale”.

L’intensa attività di spaccio era stata messa in piedi da un gruppo di cittadini gambiani, nati tra il 1992 e il 1999, che operava nella zona del parcheggio del piazzale, adibito prevalentemente ad area di sosta e terminal bus, diventato un punto di riferimento per assuntori di stupefacenti, anche molto giovani, sia della città, sia provenienti da altri comuni della provincia.

L’indagine ha preso spunto, oltre che da fatti di microcriminalità e degrado verificatisi nella zona negli ultimi mesi e rilevati dalla Polizia locale nell’ambito della costante attività di presidio del territorio, anche dal progetto Scuole Sicure, approvato nell’ambito del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e sostenuto dal prefetto di Reggio Emilia. Tale progetto ha visto impegnato il personale della Polizia locale e delle altre forze di polizia, con l’ausilio dell’Unità cinofila, con servizi di presidio dei luoghi maggiormente frequentati dagli studenti, quali scuole, giardini e appunto il parcheggio-terminal di piazzale Europa.

L’attività d’indagine, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Giulia Stignani, ha permesso di raccogliere numerosi elementi di prova a carico degli indagati, attraverso servizi di osservazione diretta e documentata con fotogrammi e video-riprese.

Le indagini si sono concluse appunto con l’emissione dei provvedimenti cautelari.

Il blitz per l’esecuzione delle ordinanze ha visto impegnate 30 unità, donne e uomini della Polizia locale reggiana, ed ha avuto inizio nelle prime ore del mattino del 24 giugno scorso, per concludersi con l’ultimo arresto, avvenuto nella tarda mattinata del giorno seguente.

Sono state arrestate otto persone, senza fissa dimora, che occupavano i capannoni della parte dismessa delle ex Officine Reggiane.

Tre misure di custodia cautelare sono state notificate in carcere, in quanto tre dei 12 indagati risultavano già detenuti per spaccio e rapina, a seguito di arresti eseguiti da Carabinieri e Polizia di Stato.

Infine, uno degli indagati, risultato avere un ruolo marginale, è stato raggiunto da un divieto di dimora nel comune di Reggio Emilia.

Durante l’attività sono state documentate oltre 100 cessioni di stupefacenti, eseguiti oltre 50 sequestri di droga e segnalati altrettanti acquirenti alla Prefettura, quali assuntori. Tra loro anche alcuni studenti minorenni. Attraverso le dichiarazioni degli acquirenti, sono state inoltre ricostruite circa 1.700 cessioni avvenute negli ultimi mesi.

Durante l’attività di indagine è risultata fondamentale la collaborazione con l’Ufficio Stranieri e con il Gabinetto di Polizia scientifica della Questura di Reggio Emilia, sia durante l’investigazione, che ha permesso di dare un nome agli indagati, sia in fase di esecuzione delle misure cautelari attraverso l’attività di foto-segnalamento, che ha favorito la rapidità degli interventi.

Di seguito le iniziali di cognome e nome e l’anno di nascita degli indagati:

C. M. 1998; D. A. 1995; S. E. 1997; T. M. D. 1999; N. M.1998; C. A. 1995; M. Y. 1995; H. M. L.1997; M. M.1994; T. M. L. 1992; S. S. 1997.