Partigiani cristiani: Reggio medaglia d’oro in prima fila nella difesa delle libertà personali

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Scrivono in una nota Giuseppe Pagani e Marcello Stecco, rispettivamente presidente e segretario dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani di Reggio Emilia: “I fatti, non le opinioni, parlano e dicono la stessa cosa : il Governo Meloni “scherza” con la cultura fascista.

Il Presidente del Senato Ignazio La Russa, la seconda carica dello Stato, afferma che non è certo di partecipare alla Festa del 25 Aprile celebrazione cardine della liberazione dell’Italia dal regime nazifascista
A Predappio 2000 camicie nere sfilano nel centesimo anniversario della Marcia su Roma, prima tappa dell’avvento del regime fascista, rendonoomaggio a Benito Mussolini e l’applicazione della legge Mancino rimane lettera morta
Claudio Durigon, costretto alle dimissioni un anno fa da sottosegretario al Ministero Economia e Finanze per aver impunemente chiesto che il parco comunale di Latina non fosse più titolato a Falcone e Borsellino ma a Arnaldo Mussolini fratello del Duce, è promosso Sottosegretario al Ministero del Lavoro
Galeazzo Bignami, all’attenzione della cronaca per aver indossato alcuni anni fa la divisa nazista in una festa di addio al celibato, è promosso viceministro alle Infrastrutture
Per ultimo ma non ultimo il cosiddetto “decreto rave party” che per tempestività (perchè decreto legge e non disegno di legge?) e genericità può legittimamente far sorgere il sospetto che lo si voglia applicare anche al dissenso sociale e politico

La libertà, nata dalla Resistenza del Popolo Italiano contro il regime nazifascista e scritta con parole inequivocabili nella nostra Costituzione, non può e non deve essere assediata.

Reggio Emilia, medaglia d’oro al valor militare per il suo contributo di lotta antifascista e di sangue, deve essere in prima fila nelle strenua difesa delle libertà personali, sociali e politiche.
Per le forze antifasciste reggiane non si tratta soltanto di un diritto ma di un dovere!”.