Parma, Nordio salva don Reverberi: non sarà processato in Argentina per le torture ai desaparecidos

Franco-Reverberi-Boschi

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha respinto la richiesta di estradizione richiesta dall’Argentina di don Franco Reverberi Boschi, l’86enne sacerdote di Sorbolo, diocesi di Parma, accusato di crimini contro l’umanità, tra i quali l’omicidio nel 1976 del 20enne peronista José Guillermo Beròn, tuttora disperso, e di aver assistito alle sessioni di tortura cui erano sottoposti i prigionieri del regime del generale Videla prima di essere uccisi e fatti scomparire durante gli anni della dittatura militare tra il 1976 e il 1983.

Oggi però il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha respinto l’estradizione del religioso, nonostante la Cassazione a dicembre si fosse espressa a favore ravvisando la sussistenza “della gravità indiziaria delle accuse inerenti ai reati di tortura nei confronti di nove detenuti diversi da Beròn” .

Il mancato accoglimento della richiesta di estradizioneè stat motivato in considerazione della “avanzata età e delle condizioni di salute del sacerdote, che costituiscono condizioni personali che giustificano l’esercizio della facoltà di rifiuto”. In particolare, “dalla documentazione sanitaria contenuta nel fascicolo sull’estradizione emerge evidente la criticità delle complessive condizioni di salute di Reverberi, affetto da diverse patologie cardiache e da fattori di rischio cardiovascolari, in quanto portatore sin dal 2016 di una cardiopatia ischemica post infartuale e di uno stato di scompenso cardio-circolatorio, che ne rendevano necessaria la sottoposizione ad un intervento di rivascolarizzazione miocardica per via chirurgica e alla conseguente riabilitazione cardiovascolare in regime di ricovero ospedaliero, durante il quale egli manifestava un episodio di scompenso cardiaco congestizio”.

 

 



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