Oltre mille i sindaci che chiedono a Draghi di “andare avanti”

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Sono più di mille i sindaci italiani che hanno sottoscritto la lettera appello per chiedere a Mario Draghi di restare alla guida del governo. Un numero che continua a crescere e che secondo Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e coordinatore dei primi cittadini del Pd, potrebbe convincere il premier ad andare avanti anche senza il sostegno dei 5 stelle: in Parlamento, come è noto, i numeri per sostenere la maggioranza ci sarebbero comunque.

L’appello era stato lanciato venerdì dai sindaci di Firenze, Venezia, Milano, Genova, Bari, Bergamo, Pesaro, Asti, Torino, Ravenna, Roma. “Noi Sindaci – si legge nella lettera -, chiamati ogni giorno alla difficile gestione e risoluzione dei problemi che affliggono i nostri cittadini, chiediamo a Mario Draghi di andare avanti e spiegare al Parlamento le buoni ragioni che impongono di proseguire l’azione di governo”.

All’attacco Giorgia Meloni: “Mi chiedo – afferma la presidente di Fratelli d’Italia – se tutti i cittadini rappresentati da Gualtieri, Sala, Nardella o da altri sindaci e presidenti di Regione che si sono espressi in questo senso, condividano l’appello perché un governo e un Parlamento distanti ormai anni luce dall’Italia reale vadano avanti imperterriti, condannando questa Nazione all’immobilismo solo per garantire lo stipendio dei parlamentari e la sinistra al governo”.

Lo dichiara il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. “E, indipendentemente da chi li ha votati – dice Meloni -, mi chiedo se sia corretto che questi sindaci e governatori che rappresentano tutti i cittadini che amministrano, anche quelli che la pensano diversamente, usino le Istituzioni così, senza pudore, come se fossero sezioni di partito. La mancanza di regole e di buonsenso nella classe dirigente in Italia comincia a fare paura”, conclude la leader di Fratelli d’Italia.

Sulla stessa line il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia a Reggio Emilia, Alessandro Aragona: “È estremamente grave che alcuni sindaci, che dovrebbero rappresentare tutti i cittadini e non solo una parte di essi, rivolgano suppliche e appelli a Mario Draghi affinché rimanga alla Presidenza del Consiglio. Ricordiamo a costoro che le Istituzioni appartengono a tutti, anche a quei cittadini che ritengono che questa situazione di instabilità creata dal Pd e dal M5S debba risolversi ridando subito la parola agli italiani. Asservire le Istituzioni alle esigenze di partito dimostra lo scarso senso istituzionale di costoro.
Purtroppo non ci sorprende che il sindaco Luca Vecchi, che già in passato in altre occasioni ha già dato prova di scarsa sensibilità istituzionale, oggi dia ulteriore prova di essere parziale nell’esercizio del proprio ruolo e di non rappresentare tutta la cittadinanza Reggiana”.