Cadavere trovato a Bologna, all’origine del delitto l’ipotesi di una lite per spartirsi i proventi di un furto

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Sarebbe stata una lite scoppiata per la spartizione dei proventi di un furto a portare, secondo gli inquirenti, all’omicidio avvenuto lo scorso 12 luglio in uno stabile abbandonato di via Larga a Bologna, dove è stato trovato il cadavere di un giovane di nazionalità marocchina. Il corpo ormai senza vita della vittima era nudo, con i piedi legati e immerso in una pozza di sangue, con segni evidenti di percosse e numerose ferite di arma da taglio sia sul viso che sul resto del corpo.

La Polizia ferroviaria ha fermato tre persone sospettate di essere coinvolte nel delitto presso la stazione di Ventimiglia, in Liguria: si tratta di tre giovani di nazionalità tunisina, che stavano cercando di scappare in treno verso la Francia. Il giudice per le indagini preliminari di Imperia ha confermato il fermo per due di loro: le impronte di suola rilevate durante il sopralluogo sulla scena del crimine, infatti, si sono rivelate compatibili con quelle delle scarpe dei fermati. Il gip, invece, non ha convalidato il fermo per il terzo ragazzo, ritenendo gli indizi a suo carico non sufficientemente gravi.